Negli ultimi anni, nel British Museum di Londra, sono stati rubati diversi oggetti. Sulla loro sparizione indagano le autorità inglesi e, da poco, anche l’FBI statunitense perché c’è ragione di credere che nei furti sia coinvolta anche una persona degli States.
Durante l’indagine, la scorsa estate, ci sono stati dei licenziamenti interni al museo. Il direttore del museo Hartwig Fischer e il suo vice Jonathan Williams si sono dimessi, mentre il curatore Peter Higgs è stato licenziato. Higgs è stato infatti accusato dei furti di migliaia di manufatti per venderli online. Ma ancora non ci sono stati arresti.
British Museum, la pista statunitense
L’indagine sugli oggetti rubati dall’importantissimo museo inglese si arricchisce sempre più di dettagli, con delle novità che includono anche gli Stati Uniti. La BBC, infatti, riporta che i servizi segreti statunitensi stanno collaborando con Scotland Yard per chiarire il coinvolgimento di un presunto ricettatore che agisce nel mercato illegale statunitense.
Una stima conta la sparizione di 1500 reperti, tra cui 626 sono tornati al museo e 100 sono stati ritrovati ma ancora non riportati al museo. La maggior parte di essi è stata recuperata in Gran Bretagna o all’estero, ma molti mancano all’appello. Fra i ritrovamenti ce ne sono almeno 268 che pare siano passati nelle mani di un ricco collezionista statunitense, che attualmente rimane anonimo. L’FBI è intervenuta già da alcuni mesi nell’indagine, con lo scopo di ritrovare gli oggetti rubati e riconsegnarli.
British Museum, furti dal valore di 80 milioni di sterline
Il British Museum è uno dei musei più conosciuti della Gran Bretagna. Esso conserva alcuni dei reperti storici più antichi e importanti al mondo, tra cui i marmi del Partenone greco e la Stele di Rosetta. Gli oggetti rubati sono per lo più gioielli e pietre antiche. Il valore dell’intera refurtiva di questi ultimi anni sarebbe di 80 milioni di sterline.
Il presidente della prestigiosa istituzione londinese, George Osborne, ha affermato che gli oggetti che conserva il British Museum sono scrupolosamente catalogati, ma quelli rubati sono per la maggior parte non catalogati, quindi è probabile che i ladri ne conoscessero l’esistenza. La cosa che si teme maggiormente è che molti degli oggetti trafugati siano stati smontati, danneggiati o fusi.