A Roma, vicino via Veneto, c’è un villino in stile Art Nouveau che ospita il Museo Boncompagni Ludovisi. Assaporiamo le bellezze delle arti decorative, il costume e la moda dei secoli XIX e XX
Come ben sappiamo, Roma è piena e ricca di bellezze da scoprire, come il Museo Boncompagni Ludovisi per le arti decorative, a pochi passi da via Veneto. Situato in via Boncompagni 18, all’interno di uno splendido villino in stile Art Nouveau, il museo è dedicato alle arti decorative, al costume e alla moda italiana dei secoli XIX e XX.
Il museo ospita eventi e mostre d’arte contemporanea, ed è aperto dalle 9:00 alle 19:00, con l’ultimo ingresso alle 18:30. Ad ingresso libero, è chiuso tutti i lunedì, il 1° gennaio e il 25 divembre, salvo aperture straordinarie su progetto del Ministero della Cultura.
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La nascita del museo: Roma, 1955
Il villino è stato realizzato nel 1901 dall’architetto Giovanni Battista Giovenale; mentre il museo nasce recentemente. La sua fondazione risale al 1995, grazie al lascito della principessa Alice Blanceflor Boncompagni Ludovisi de Bildt, moglie del principe Andrea Boncompagni Ludovisi. Secondo le disposizioni della principessa, il villino, insieme ai suoi arredi, è stato donato allo Stato italiano con l’intento di farne un centro per manifestazioni culturali. La ricca collezione del museo proviene da numerosi lasciti privati che rievocano il vivace clima culturale dei primi decenni del Novecento, anni in cui il villino era frequentato da personaggi illustri.
Il museo, destinato ad accogliere oggetti d’arte, decorazioni, ornamentazioni architettoniche, moda, costume, e design, possiede ora opere che vanno dallo stile liberty, al futurismo, al Decò e al modernismo romano. Grande rilevanza viene data alla storia del costume e della moda attraverso numerosi abiti di celebri stilisti e di importanti sartorie che illustrano l’evoluzione della moda italiana dalla fine del XIX secolo fino agli ultimi decenni del Novecento.
Le sale del museo
Il delizioso edificio ospita diverse sale tematiche, tra cui il Salone delle vedute, decorato con i
ritratti della principessa Alice Blanceflor Boncompagni Ludovisi De Bildt, e di sua madre,
Alessandra Keller. In questa sala trovano posto anche gli abiti donati dalle prestigiose maison della
Capitale, tra cui Sarli, Gattinoni, Valentino, Raffaella Curiel, Marella Ferrara, Lorenzo Riva e Renato
Balestra.
Un’altra sala ospita il ritratto di Papa Gregorio XIII Boncompagni, mentre a Duilio Cambellotti è dedicata la Sala del Modernismo, dove è esposta la grande vetrata I Guerrieri. Nella Sala tra Futurismo e Déco si trovano dipinti di Giacomo Balla, di Gian Emilio Malerba, di Vinicio Berti e fotografie dell’ungherese Oskar Brázda, oltre a un tappeto di Prampolini. Il palazzo ospita anche la Sala Palma della moda, dedicata all’affascinante Palma Bucarelli, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna dal 1941 al 1975. Di un’algida bellezza, Palma Bucarelli ha impersonato la donna moderna capace di confrontarsi con artisti e collezionisti. La sala a lei dedicata presenta alcuni abiti famosi del suo guardaroba, tra cui spiccano molte prestigiose sartorie che, da Roma, hanno dettato l’evoluzione della moda italiana tra gli anni Quaranta e i Cinquanta.
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