Il giorno dell’inizio del Conclave si avvicina. Il prossimo 7 Maggio alle 16.30 ci sarà la prima riunione del Collegio cardinalizio e gli occhi del mondo saranno puntati sulla Cappella Sistina in attesa dell’Habemus Papam.
Gli osservatori si chiedono se dal balcone di Piazza San Pietro si affaccerà un Vescovo di Roma che agirà in continuità con l’operato di Papa Francesco o, invece, si discosterà dal predecessore.
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Robert Sarah per il ritorno di una Chiesa tradizionale
Robert Sarah nasce a a Ourous, in Guinea, il 15 giugno 1945 da genitori convertiti al cristianesimo dall’animismo. Cominciò gli studi in seminario a Bingerville, in Costa d’Avorio, ma, quando il suo paese natale conquistò l’indipendenza, il giovane Sarah poté rientrare in Guinea per completare gli studi ed essere ordinato sacerdote nel 1969.
Si trasferì a Roma per conseguire il titolo in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e poi a Gerusalemme, Studium Biblicum Franciscanum, per la licenza in Sacra Scrittura. Parla fluentemente francese, italiano e inglese.
In Guinea Robert Sarah servì come parroco a Boké, Kataco, Koundara e Ourous fino a quando nel 1979 venne nominato arcivescovo di Conakry, diventando a soli 34 anni il vescovo più giovane al mondo. Nel 2010, dopo esser stato tra le altre cose segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, Benedetto XVI lo ha creato cardinale diacono di San Giovanni Bosco in via Tuscolana.
Le opere letterarie hanno conferito al cardinal Sarah vasto riconoscimento in tutto il mondo nella sua battaglia in difesa della Fede cattolica dalla corruzione che caratterizza il mondo moderno. In Dio o niente: una conversazione sulla fede esprime con preoccupazione la necessità di difendere la fede dallo spirito del tempo, che invece l’ha rifiutata, l’assenza di Dio nella società contemporanea.
Anche in Dio esiste parla in toni quasi apocalittici in riferimento all’uomo contemporaneo che, peccando, ha danneggiato il progetto creato da Dio a sua immagine e somiglianza. Per Robert Sarah rientrano tra i mali contemporanei l’aborto, l’agenda omosessualista e l’islamismo. Si è, infatti, opposto alla promozione delle benedizioni delle coppie omosessuali. Resta favorevole al celibato sacerdotale
Robert Sarah difende la Chiesa tradizionale e in riferimento alla corrente modernista afferma che: “la nostra fede può essere scossa da coloro che, anche all’interno della Chiesa, cercano di cambiare la verità rivelata da Dio, seminando confusione anziché promuovere la chiarezza e confermare la fede. Tali confusioni nell’insegnamento minacciano le fondamenta cristiane e il tessuto stesso della società”.
Sarah è molto attivo sui social media, in particolare su X il cui profilo conta più di 200 mila follower, e ha guadagnato in notorietà a livello internazionale. È uno dei maggiori candidati dell’ala conservatrice in Vaticano a ereditare da Papa Francesco le chiavi di San Pietro.
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