Il giorno dell’inizio del Conclave si avvicina. Il prossimo 7 Maggio alle 16.30 ci sarà la prima riunione del Collegio cardinalizio e gli occhi del mondo saranno puntati sulla Cappella Sistina in attesa dell’Habemus Papam.
Gli osservatori si chiedono se dal balcone di Piazza San Pietro si affaccerà un Vescovo di Roma che agirà in continuità con l’operato di Papa Francesco o, invece, si discosterà dal predecessore.
Leggi Anche
Zuppi sulle orme di Bergoglio
Matteo Maria Zuppi nasce a Roma l’11 Ottobre 1955. Da sempre è stato legato alla Chiesa, dal momento che il padre, Enrico Zuppi, per oltre trent’anni è stato direttore dell’Osservatore della Domenica, l’edizione settimanale illustrata de “L’Osservatore Romano”, mentre la madre, Carla Fumagalli, era nipote del cardinale Carlo Confalonieri.
Frequentò il liceo Virgilio di Roma, dove conobbe Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, alla quale quale continua ad essere legato. A 22 anni si è laureato in lettere e filosofia alla Sapienza di Roma, mentre studio per il sacerdozio presso la Pontificia Università Lateranense.
Nel 1981 fu ordinato sacerdote per la Diocesi di Palestrina, luogo dove aveva svolto anche il seminario negli anni di preparazione. Il suo primo incarico fu quello di viceparroco di Santa Maria in Trastevere sotto Mons. Vincenzo Paglia fino al 2000, anno in cui Zuppi lo sostituì in qualità di parroco. Nel 2012 Benedetto XVI lo ha nominato vescovo ausiliare di Roma, poi Francesco lo ha nominato prima arcivescovo di Bologna nel 2015 e poi Cardinale nel 2019.
Matteo Maria Zuppi viene riconosciuto un “prete di strada”, impegnato a portare la Chiesa verso i fedeli, che essi siano poveri, emarginati o tossicodipendenti, in linea con l’operato della Comunità di Sant’Egidio.
Secondo il suo modo di vedere la Chiesa dovrebbe saper cogliere il cambiamento profondo della società moderna ed essere più comprensiva. Per questo motivo si è espresso in favore dell’accoglienza degli omosessuali all’interno della comunità cattolica, generalmente senza richiamare alla necessità di alcuna conversione. Le sue idee lo fanno schierare nell’area politica progressista della Chiesa, il che lo renderebbe per il prossimo conclave una soluzione di continuità con il pontificato di Papa Francesco.
© Riproduzione riservata