Il giorno dell’inizio del Conclave si avvicina. Il prossimo 7 Maggio alle 16.30 ci sarà la prima riunione del Collegio cardinalizio e gli occhi del mondo saranno puntati sulla Cappella Sistina in attesa dell’Habemus Papam.
Gli osservatori si chiedono se dal balcone di Piazza San Pietro si affaccerà un Vescovo di Roma che agirà in continuità con l’operato di Papa Francesco o, invece, si discosterà dal predecessore.
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La missione di Peter Erdo
Peter Erdo nasce a Budapest il 25 Giugno 1952 da genitori di forte fede cattolica in un paese comunista come l’Ungheria dell’epoca. Nel 1956 lui e la sua famiglia furono costretti a fuggire, dopo che le truppe dell’Armata Rossa incendiarono la loro casa durante l’invasione ordinata dall’Unione Sovietica per sedare la Rivoluzione ungherese.
Ordinato sacerdote nel 1975, venne poi inviato a Roma per intraprendere gli studi in teologia e diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense, completati nell”80. Peter Erdo è stato docente in varie facoltà di diritto canonico e di teologia in tutto il mondo in tutto il mondo, ricercatore negli Stati Uniti, rettore del Collegio Ungherese a Roma. Questi incarichi lo rendono uno degli intellettuali più stimati a livello internazionale. Oltre alla sua lingua madre, parla tedesco, italiano, francese, spagnolo e inglese.
Giovanni Paolo II lo consacrò vescovo nel 2000 e cardinale nel 2003. Peter Erdo rimane uno dei pochi cardinali elettori del prossimo conclave ad essere creato da Wojtyla. Dal 2005 assume la carica di presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, per la quale viene riconfermato anche nel 2011.
Appartiene all’ala più conservatrice della Curia ed infatti si è mostrato preoccupato dalla crisi causata dal secolarismo e dal relativismo nella Chiesa. Peter Erdo si dichiara, perciò, contrario al celibato opzionale per i sacerdoti. È fermamente pro-vita.
Ha espresso favorevolmente l’accompagnamento pastorale per i divorziati risposati e per le coppie omosessuali. Per quanto riguarda l’immigrazione ha sempre mantenuto una posizione favorevole, ma per Peter Erdo l’accoglienza non può essere indiscriminata, dal momento obiettivo primario di uno stato è quello di non compromettere la stabilità politica interna. Sostiene con convinzione il dialogo con le religioni non cristiane.
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