Un francobollo per omaggiare il grande Maestro Franco Zeffirelli

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Nel mentre Salvini e Sgarbi asfaltano Montanari: “Cretino chi dà del razzista a Zeffirelli”. Sgarbi: “Avrebbe guardato con sospetto Sanremo, inutile ostentare omosessualità”


Un francobollo per omaggiare il grande Maestro. A 100 anni dalla nascita, Firenze ricorda Franco Zeffirelli con una giornata di festeggiamenti, culminati con il passaggio delle Frecce tricolore. Il francobollo verrà emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, comunica Poste Italiane, e apparterrà alla serie tematica “le Eccellenze italiane dello spettacolo“, inoltre avrà il valore postale di 1,20 euro e la tiratura sarà di 300 mila e 15 esemplari.

La vignetta riproduce, a sinistra, un ritratto di Franco Zeffirelli in primo piano su due bozzetti realizzati dallo stesso regista per alcune opere teatrali da lui dirette, rispettivamente la “Cavalleria Rusticana”, per il Teatro alla Scala di Milano del 1978, e un costume di “Antonio e Cleopatra”, per il Metropolitan Opera House di New York del 1966. In alto, a destra, e’ raffigurato un ciak cinematografico, a rappresentare i suoi capolavori realizzati per il cinema. Completano il francobollo la legenda “Franco Zeffirelli”, le date “1923 – 2019”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”. L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo Spazio Filatelia di Firenze. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it.

Salvini e Sgarbi asfaltano Montanari: “Cretino chi dà del razzista a Zeffirelli”

“Le Università dovrebbero aprire le menti ed ospitare idee diverse e confronto”, ma “se uno dà di
razzista a Zeffirelli è un cretino
“, e “peggio ancora come responsabile di un’università che apre le porte d’Italia al mondo”. Lo ha affermato Matteo Salvini, vicepremier e ministro per le Infrastrutture, commentando il tweet di ieri del rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari. “Se uno non riesce a rispettare la storia di un grande uomo di cultura, di arte, di teatro, di cinema, di poesia, è un inetto. Un po’ di compassione, e anche la consapevolezza che dobbiamo cambiare qualcosa, perché chi rappresenta la Toscana e l’Università italiana nel mondo non può avere il cervello così piccolo“, ha aggiunto, parlando a margine delle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Franco Zeffirelli, a Firenze.

il difforme matteo salvini
MATTEO SALVINI

“Credo che lui non possa fare il rettore quando ha questo disprezzo per la cultura”, e dunque “se
non tace, occorrerebbe che il ministero, ma lo dirò al ministro dell’Università, sanzionasse un rettore che dice queste cose”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, a proposito del tweet di ieri di Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, il quale ha definito Franco Zeffirelli un “mediocre razzista”. Montanari, ha affermato Sgarbi proprio a margine delle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Franco Zeffirelli oggi a Firenze, “lo conosco bene: sono stato non dico suo amico, ma ho condiviso con lui un 70% di cose che lui ha detto, per esempio sulla pensilina Isozaki sicuramente lui è d’accordo con me; il 30% invece è fanatismo ideologico. Il rettore dell’università può dire che non gli piace un autore di destra come Tomasi di Lampedusa, ma ammette che è uno scrittore. Invece è la seconda volta che lui cerca di asfaltare Zeffirelli, come se la memoria di Zeffirelli fosse uno scandalo. Ricordi quello che è bello: lui ha fatto scenografie teatrali, film, cose bellissime, ha difeso la bellezza, e quindi tu devi tacere“.

Vittorio Sgarbi Il Difforme
VITTORIO SGARBI

Sanremo: Sgarbi, non c’è bisogno di ostentare omosessualità

“Zeffirelli era un uomo festoso, allegro, vivo fino alla totalità: avrebbe guardato Sanremo con
un certo sospetto
, immagino, perché c’è modo e modo anche per essere omosessuali, non c’è bisogno di ostentarlo”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, intervenendo oggi a Firenze alle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Franco Zeffirelli. “Lui mai si sarebbe sposato, pensava alla libertà in una dimensione pagana, conciliabile con quella cristiana”.

“Ricordiamo sua gigantesca eredità e grandi insegnamenti”

“‘Il mio credo è: fa il tuo lavoro, sii generoso con chi ha avuto meno fortuna, riconosci ed esalta il
merito altrui’
. Nasceva 100 anni fa un grande maestro, di vita prima ancora che nel cinema, arte in cui è stato ed è ancor oggi un riferimento assoluto. Un uomo che ha portato il cinema e il teatro italiano nel mondo. Regista e sceneggiatore originale, intellettuale coerente e mai conformista, uomo di grande fede, fiorentino doc, Franco Zeffirelli ci lascia una gigantesca eredità e grandi insegnamenti”. Lo dice il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ricordando con le sue stesse parole, Gian Franco Corsi, in arte Franco Zeffirelli nel centenario della sua nascita. “Tutti abbiamo memoria delle sue scelte anticonformiste e
fuori dagli schemi – aggiunge – nella vita privata come in quella professionale. Restano indelebili, impressi a fuoco nella mente, film come Fratello sole, sorella luna, poetica rievocazione della vita di San Francesco, Il giovane Toscanini, Romeo e Giulietta e Amleto, ma soprattutto la miniserie televisiva Gesù di Nazareth
andata in onda nel 1977 su Rai 1. Ancora oggi noi immaginiamo Gesù con il volto di quell’attore. Queste scelte ci danno la misura della sua grandezza”.

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