A Torino, un’importante operazione della Guardia di Finanza, ha portato al sequestro di numerose parti di ricambio per auto contraffatte, tutte marchiate con i simboli delle più famose case automobilistiche nazionali e internazionali. L’azione ha coinvolto anche il sequestro di diversi macchinari e stampi, utilizzati per la produzione di questi pezzi contraffatti.
Sequestrata una montagna di ricambi per auto
Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino sotto il coordinamento della procura del capoluogo piemontese, hanno rivelato un’intera filiera produttiva e commerciale del falso. Ventidue individui sono finiti nel registro degli indagati e dovranno rispondere, in concorso, di ricettazione e di fabbricazione e commercio di prodotti contraffatti, con l’aggravante di averli perpetrati in modo sistematico e attraverso l’allestimento di mezzi e attività organizzate.
Le perquisizioni hanno interessato diverse regioni italiane, tra cui Piemonte, Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Lombardia e Toscana. Gli agenti hanno sequestrato oltre 500mila pezzi di ricambio, tra cui copricerchi, coprimozzo, stemmi, elementi ornamentali e tuning per carrozzeria, tutti recanti marchi contraffatti delle principali case automobilistiche.
Una fabbrica organizzata e funzionale
Secondo quanto emerso dalle indagini, i pezzi di ricambio contraffatti venivano prodotti in capannoni industriali nella regione del Torinese. Al loro interno sono state scoperte ben tredici linee di produzione completamente operative e professionali, dotate di macchinari per lo stampo, la pressatura, la verniciatura, la serigrafia e la tampografia dei prodotti contraffatti. Complessivamente sono stati sequestrati 28 macchinari industriali e 449 stampi utilizzati per riprodurre i marchi delle case automobilistiche.
Durante le perquisizioni è stata individuata anche un’area di stoccaggio utilizzata da una delle imprese coinvolte, situata nei magazzini di una società di logistica esterna ai fatti. Qui erano stati affittati spazi per oltre 700 metri quadri al fine di depositare i ricambi contraffatti e i copricerchi destinati alla marchiatura. Il valore commerciale dei pezzi di ricambio e delle linee di produzione sequestrate è stimato in oltre 8 milioni di euro.