La recente decisione dell’Istituto Comprensivo Iqbal Masih di Pioltello, nel milanese, di chiudere le scuole in occasione della festa per la fine del Ramadan, ha suscitato un acceso dibattito riguardo alla legittimità delle sospensioni delle lezioni per le festività musulmane. La richiesta degli studenti del Politecnico di Milano di adottare misure simili ha amplificato la controversia, coinvolgendo anche altre istituzioni accademiche sparse per l’Italia.
Politecnico: guerra aperta tra Silvia Sardone e ASM Polimi
L’appello dei rappresentanti degli studenti musulmani del Politecnico, volto a sospendere le lezioni in occasione del Ramadan, ha trovato un netto rifiuto da parte della Lega, rappresentata dall’eurodeputata Silvia Sardone, che ormai da settimane si infervora sulla vicenda di Pioltello. L’opinione della Sardone è che comportamenti simili puntino a minare la cultura italiana e sostituirla con quella musulmana: l’obiettivo sarebbe quello di eliminare progressivamente i simboli della religione cattolica dagli edifici pubblici (in particolare le scuole) in virtù della laicità dello stato italiano, introducendo invece pratiche e festività musulmane, usando “l’integrazione” come scusa.
Al contrario, la richiesta di sospendere le lezioni è stata difesa fortemente dal direttivo dell’Associazione Studenti Musulmani del Politecnico di Milano (ASM Polimi), il quale ha sottolineato che tale atto rappresenterebbe un gesto di rispetto e inclusione nei confronti della diversità culturale e religiosa. Secondo i membri dell’ASM Polimi, la sospensione delle lezioni per le festività musulmane favorirebbe non solo la coesione sociale, ma anche il rispetto reciproco e la comprensione interculturale, valori fondamentali di una società democratica e pluralista. È stata inoltre evidenziata l’importanza di riconoscere e valorizzare la componente musulmana sempre più presente negli atenei italiani.
Tuttavia, la richiesta di sospensione delle lezioni ha generato non poche polemiche. Alcune istituzioni, come l’Istituto Comprensivo Bartesi di Soresina, hanno ritirato le direttive inizialmente date ai docenti per gestire il periodo del Ramadan, a seguito dell’intervento del Ministero dell’Istruzione. A Turbigo, la celebrazione della fine del Ramadan ha suscitato forti tensioni, portando il sindaco e l’associazione della comunità musulmana a essere convocati dal prefetto per trovare una soluzione che consenta ai musulmani di celebrare la festività in sicurezza.