La pillola anticoncezionale maschile non è più un’utopia ma presto, anzi, prestissimo potrebbe diventare realtà. La scienza sta facendo passi da gigante nell’ambito della contraccezione maschile tanto che, dalla sperimentazione sugli animali di recente si è passati a quella sull’uomo. Già da marzo 2024 avremo i primi risultati.
Dai topi all’uomo
I risultati sui topi e sulle scimmie in laboratorio sono stati un successo. Nel 99% dei casi la pillola, con la stessa percentuale di quella femminile in commercio, funziona e risultata al 100% reversibile. A spiegare percentuali e funzionamento dei test al The Independent Gunda Georg, docente all’Università di Farmacia del Minnesota che ha lavorato al farmaco.
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Ad ogni modo, visto i promettenti risultati sugli animali sono cominciate le sperimentazioni sull’uomo. Un gruppo di 16 uomini britannici si è offerto volontario per vedere se, anche su di loro, il farmaco funzionerà. Se così fosse si metterebbe in atto una vera e propria rivoluzione. Oltre ai preservativi, che possono essere comprati sia da ambo i sessi, tutte le spese che riguardano la pillola concezione non graverebbero più solo sulle donne.
Come funziona la pillola anticoncezionale senza ormoni
Questo particolare tipo di pillola anticoncezionale maschile funziona in modo diverso rispetto ai prototipi precedenti: quest’ultima non contiene ormoni. Il suo compito è quello di inibire il recettore alfa dell’acido retinoico, uno dei responsabili della produzione di sperma, bloccando l’accesso alla vitamina A. In pratica, si diventa momentaneamente sterili.
La YourChoiceTherapeutics la casa farmaceutica che ha guidato la creazione della pillola insieme all’Institute for Therapeutics Discovery&Development ha voluto prendere una strada diversa questa volta visto i risultati deludenti dei passato. Quando gli studiosi hanno utilizzato gli ormoni, come con la pillola femminile, ogni risultato è fallito.
E le donne si fideranno?
Ovviamente l’unico contraccettivo attualmente disponibile per gli uomini, la vasectomia, non risulta un’opzione praticabile dalla maggior parte delle popolazione maschile: è un’operazione sia invasiva che irreversibile. Il problema più che altro, se la pillola funzionerà ed entrerà in commercio, resta pratico: quante donne si fideranno degli uomini che dicono di prenderla? Se un partner si dimentica di assumerla?
C’è un fatto che rimane incontrovertibile e non cambierà mai: chi deve portare avanti una gravidanza è la donna che, inevitabilmente su questi aspetti è più attenta dell’uomo. Ad ogni modo, potrebbe essere che ad una rivoluzione sicuramente di senso come questa della pillola anticoncezionale maschile ne potrebbe seguire una nuova, una anche su un piano di responsabilità, importanza e ruoli alla pari nella prevenzione di gravidanze indesiderate.
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