La Capitale italiana della Cultura 2026 sarà L’Aquila. L’annunciato ufficiale arriva direttamente dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano in occasione della cerimonia di proclamazione a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero. Il dossier di candidatura ‘L’Aquila Multiverso’ è stato consegnato a fine settembre 2023 e i cinque punti cardini formano un unicum della città: sono ‘Multiculturalità, ‘Multidisciplinarità’, ‘Multitemporalità’, ‘Multiriproducibilità’ e ‘Multi-naturalità’.
Ad essere candidate erano anche: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). A L’Aquila verrà ora assegnato un contributo finanziario di un milione di euro per perseguire gli obiettivi delineati nel progetto, dando vita a un programma annuale che esponga la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della città.
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Sangiuliano: “L’Aquila città ricca di storia e identità”
“Ho provato quasi un dispiacere fisico a dover premiare una città sola, comunque L’Aquila è una città ricca di storia e d’identità e merita certamente di essere capitale della cultura. Avrei voluto dare questo riconoscimento a tutte le città che erano candidate, questo purtroppo non era possibile. Adesso studieremo un modo per coinvolgerle in questo momento” ha affermato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ai giornalisti alla fine della proclamazione.
“L’Aquila ha una grande tradizione storica, credo che poi il suo progetto si espanderà a tutto l’Abruzzo, parliamo della regione che ha dato i Natali a Benedetto Croce, nato a Pescasseroli o ai fratelli Spaventa, nati a Bomba (Chieti)”. Si tratta di una città che ha tanti valori culturali da esprimere e questa è un’occasione per farli conoscere” aggiunge.
Prima della proclamazione Sangiuliano aveva anche commentato la proposta di Davide Desario – giornalista e presidente di commissione – sul poter premiare anche le altre città finaliste: “Accolgo pienamente l’idea di trovare una qualche forma per premiare tutte le città finaliste, non solo la vincitrice, per far vivere questi progetti. In parte lo stiamo già facendo: dall’anno prossimo parte anche l’iniziativa della capitale dell’arte contemporanea”.
L’Aquila: parla il sindaco e il presidente della Regione
Il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi commenta la vittoria della sua città: “Questa vittoria certifica il valore che queste ampie porzioni della nostra Penisola rappresentano in una più ampia ottica di unità e coesione nazionale: città, borghi, paesi in cui sono concentrate straordinarie peculiarità e capacità in grado di dialogare con le realtà metropolitane e costiere, superando antistoriche logiche campanilistiche e distanze orografiche che anche grazie alla cultura possono essere ricucite“.
Il presidente di Regione appena rieletto Marco Marsilio afferma: “E’ stata una vittoria difficile, la competizione è sempre molto intensa e tutte le città che arrivano in finale hanno progetti di elevato spessore. Il fatto che la giuria l’abbia riconosciuta all’unanimità da’ il sigillo dell’eccellenza di quello che L’Aquila è stata capace di presentare con il supporto della Regione Abruzzo che, ora con il nuovo Consiglio regionale, non appena sarà insediato dovremo individuare le risorse, oltre al sostegno morale e istituzionale al patrocinio“.
Le parole di Liris (FdI)
A prendere parola sulla vittoria de L’Aquila è stato anche il senatore di Fratelli d’Italia, Guido Liris: “Grande soddisfazione per la proclamazione di L’Aquila Capitale Italiana della Cultura. Questo prestigioso riconoscimento rappresenta una preziosa opportunità per la nostra città, per il nostro territorio, per la nostra Regione. Già in passato con l’amico Sindaco Pierluigi Biondi abbiamo affrontato questa sfida e oggi, dopo aver tessuto relazioni solide, siamo stati finalmente premiati da una giuria terza e obiettiva che ha apprezzato e riconosciuto il valore del nostro dossier“.
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