Giulia Tramontano, oggi nuova udienza per Impagnatiello

Oggi ha luogo la nuova udienza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello, accusato di avere ucciso la fidanzata con 37 coltellate

Redazione
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Nuova udienza per Alessandro Impagnatiello, a processo per aver ucciso il 27 maggio 2023 la compagna Giulia Tramontano al settimo mese di gravidanza. Davanti alla Corte d’Assise di Milano si parlerà sulle sue condizioni mentali: verranno sentiti due teste della difesa e i consulenti degli avvocati della famiglia Tramontano. Non si esclude che Impagnatiello possa rilasciare dichiarazioni spontanee dopo aver risposto alle domande delle controparti.

Tramontano: parla il padre

Il padre di Giulia Tramontano, la 27enne uccisa dal compagno con il figlio in grembo, rompe il silenzio: “Con il sorriso e la bontà d’animo hai illuminato la vita di chi ti era vicino. Il tuo ricordo vivrà sempre nei nostri cuori, la tua luce continuerà a brillare nel cielo e il vento ci porterà il tuo profumo. Giulia, chiederemo giustizia per voi senza mai arrenderci. Il vostro assassino deve marcire in galera“.

Franco Tramontano scrive in una storia su Instagram pubblicata nel giorno della nuova udienza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello, accusato di avere ucciso la fidanzata con 37 coltellate.

Tramontano: l’autopsia

La Tramontano è morta “a causa di una massiva emorragia acuta” provocata da “lesioni vascolari cervico-toraciche” inflitte con un’arma da taglio, come ha spiegato in aula il medico legale Nicola Galante. “La morte del feto è successiva alla morte della madre, determinata da una insufficienza vascolare provocata dall’emorragia materna”. Sul corpo della donna non vi erano “lesioni da difesa“.

Giulia Tramontano: la testimonianza della sorella

Nel dolore, Chiara Tramontano testimonia in udienza: “Giulia diceva che tutto quello che mangiava aveva un sapore assurdo, in ogni cibo odore strano. Diceva a mia madre che il latte il giorno dopo che lo aveva aperto aveva un sapore strano. In ogni cosa trovava un sapore strano“. Durante le indagini infatti, si scoprì che Impagnatiello avvelenasse la compagna Giulia con un topicida. La testimone ha poi aggiunto altri dettagli sul fatto che la sorella si sarebbe accorta che anche odorasse di “candeggina” e avesse dei costanti dolori allo stomaco. “Beveva tante tisane ma non trovava sollievo“.  

Secondo la testimonianza di Chiara, Giulia avrebbe scoperto che il compagno la tradiva attraverso il tracker delle cuffiette dello smartphone dell’uomo che mostrava i suoi spostamenti a Milano dopo l’uscita da lavoro.

Giulia era propensa a interrompere la gravidanza perché non voleva vedere negli occhi dei figlio quelli di chi le aveva provocato tanto dolore e le aveva detto tante bugie“, ha poi affermato Chiara Tramontano. La donna ha ricordato del giorno in cui lei le aveva mandato la foto del test di gravidanza “positivo” ma il giorno dopo le disse che “era una brutta notizia perché il bambino non era gradito” da Impagnatiello. “Lei si era sentita già madre ma avrebbe proceduto a contattare il medico di base per l’interruzione di gravidanza. Alla fine il bimbo venne tenuto, Giulia lo avrebbe anche cresciuto da sola“.

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