A Torino, Kanda, un muratore di 50 anni originario del Mali è stato lasciato a piedi da un tassista dopo aver scoperto di non avere con sé abbastanza soldi per pagare la corsa. Quella che potrebbe sembrare una scena piuttosto normale cela invece un risvolto inaspettatamente drammatico: quel taxi avrebbe dovuto portare Kanda in ospedale, dove era atteso per un trapianto di rene per cui era in lista d’attesa da tempo.
Rischiare di non ricevere un trapianto
Era l’alba del 3 marzo scorso quando Kanda, da mesi in attesa di una chiamata che potesse cambiargli la vita, finalmente ha ricevuto la tanto agognata opportunità di sottoporsi a un trapianto presso l’ospedale Molinette di Torino. Mentre il tassista lo conduceva verso l’ospedale, Kanda ha fatto una scoperta angosciante: il denaro che aveva con sé non era sufficiente per pagare l’intera tariffa del viaggio. Con solo 14 euro in tasca e una tariffa di 20 euro segnata sul tassametro.
Data la particolarità della situazione, avrebbe chiesto al tassista di portarlo comunque all’ospedale, spiegando la sua urgente necessità di sottoporsi all’intervento. Il tassista, indipendentemente dal dramma umano che si stava svolgendo di fronte ai suoi occhi, ha preferito far scendere Kanda in mezzo alla strada, ignorando le sue richieste. Nel caos della situazione, Kanda ha anche dimenticato il suo zaino nel taxi, con all’interno tutta la sua documentazione medica necessaria per il trapianto imminente. Fortunatamente, il materiale è stato ritrovato dalla polizia municipale il giorno successivo.
La ricerca del tassista
La storia di Kanda ha suscitato un’ondata di indignazione e solidarietà nella comunità torinese. La cooperativa Taxi Torino ha intensificato gli sforzi per identificare il tassista responsabile di questo gesto, risalendo alla sua identità. Il presidente della cooperativa, Roberto Sulpizi ha affermato che rintracciarlo “non è stato semplice perché il cliente è stato caricato a piedi e non a seguito di una chiamata via radio”.
Ha poi aggiunto che sarà ora necessario capire cosa è avvenuto esattamente precisando di comprendere le difficoltà di chi svolge i turni notturni: “Mi auguro che ci sia una spiegazione plausibile, ma se le cose fossero andate davvero così sarebbe molto grave. In ogni caso non ci vogliamo nascondere, è evidente che qualcosa non ha funzionato e siamo enormemente dispiaciuti”.
Sulpizi, ha anche tentato di contattare Kanda per esprimere le sue scuse e la sua solidarietà, ma a causa delle circostanze mediche delicate, l’incontro non è stato possibile. Sulpizi ha ammirato la forza e la dignità di Kanda, sottolineando la mancanza di rabbia nelle sue parole nonostante la tristezza della situazione. Attualmente, Kanda è stato sottoposto al trapianto di rene ed è in fase di recupero in ospedale