Gianluca Festa, sindaco dimissionario di Avellino, è stato arrestato e accusato di associazione a delinquere finalizzata a reati contro la pubblica amministrazione, corruzione, falso, depistaggio, rivelazione di segreti, peculato e induzione indebita a dare e promettere utilità. Ad incastrare l’ex primo cittadino di Avellino è stata una delle sue più grandi passioni: il basket.
Gianluca Festa ha 50 anni, è un ex esponente del Pd poi sostenuto da liste civiche ed è stato eletto sindaco di Avellino nel 2019. Si dimette dalla carica il 25 marzo 2024 a seguito di una perquisizione subita nella sua abitazione e nel suo ufficio. “Non c’è niente perché non c’è mai stato niente e anche dalle perquisizioni non è emerso nulla. Chi pensava che questa fosse una bomba, si è ritrovato in mano una miccetta – ha dichiarato l’ex sindaco a fine marzo – E se qualcuno pensava di poter condurre con questi argomenti la campagna elettorale che si avvicina, ha sbagliato. Perché noi siamo persone perbene e aspetteremo l’esito delle indagini. Che non porteranno a nulla“.
La frase dell’ex sindaco, purtroppo, non si è rivelata realtà e a dimostrarlo sarebbero state alcune operazioni finanziare illecite destinate proprio a sostenere lo storico club Scandone, in cui l’ex sindaco giocava a basket nel 1995, che stava per fallire ed essere soppresso. Un evento a cui l’allora sindaco non era disposto ad arrendersi e che avrebbe provato a rallentare tramite un versamento di 20mila euro, proveniente proprio dal suo conto corrente.
Avellino, le attività illecite per sostenere il club Scandona
Secondo gli inquirenti Gianluca Festa avrebbe ottenuto sponsorizzazioni da imprese che erano assegnatarie di appalti e affidamenti dal Comune di Avellino, da cui poi si sarebbe creata una vera e propria associazione a delinquere. Indagato, quindi, insieme all’ex primo cittadino anche l’amministratore delegato della squadra, Gennaro Canonico, anche lui indagato per presunti appalti gestiti dal comune di Avellino e per reati di corruzione, associazione a delinquere, turbativa d’asta e falso in atto pubblico.
Gianluca Festa ora si trova ai domiciliari, mentre i carabinieri starebberoeseguendo perquisizioni anche a carico del vicesindaco Laura Nargi, del consigliere Diego Guerriero, capogruppo Viva la Libertà e fratello dell’architetto Fabio Guerriero, anch’egli finito in manette con le stesse accuse.