Cinque anni di abusi sessuali, violenze e minacce hanno portato allo stremo una bambina residente ad Assisi che, alla fine dello scorso anno, ha deciso di ribellarsi alle minacce del suo aguzzino e chiedere aiuto a sua madre. Un racconto straziante che ha visto protagonista non uno sconosciuto ma un parente della piccola, nonché suo vicino di casa, che ha deciso di approfittare dell’ingenuità della minore per approfittarsi di lei.
Così sono iniziati gli anni di violenze, tempestati di minacce minatorie che avevano l’intento di far tacere la piccola. Al centro delle minacce, però, non c’era l’incolumità della bambina ma quella dei suoi famigliari. Da qui il silenzio della bambina che ha deciso di mantenere il segreto del suo aguzzino per proteggere tutta la sua famiglia. Alla fine del 2023, la minorenne ha deciso di smettere di sopportare e di chiedere aiuto. Immediato l’intervento della madre che ha prontamente denunciato il fatto ai carabinieri di Assisi.
Assisi, la chat minatorie tra la vittima e lo stupratore
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Assisi hanno quindi avuto inizio alla fine dello scorso anno, subito dopo la denuncia della madre della vittima. Sequestrato il telefono della minore tramite il quale è stato possibile certificare le ripetute minacce dello stupratore, così come le continue richieste della bambina di essere lasciata in pace, nonostante i messaggi fossero stati cancellati.
Proprio a causa di questi elementi, il gip di Perugia ha ritenuto vi fosse “un pericolo concreto ed attuale di reiterazione del reato, sussistendo quello di inquinamento probatorio e quello di fuga applicando la custodia cautelare in carcere“. Il 47enne indicato dalla vittima come colpevole, aveva infatti lasciato il Paese non appena aveva intuito che la piccola fosse intenzionata a denunciare. Una volta tornato a Roma è stato immediatamente individuato dagli agenti del commissariato di Perugia che hanno quindi proceduto all’arresto. L’uomo dovrà ora rispondere dell’accusa di violenza sessuale su minore, aggravata dall’età della vittima che ha meno di 14 anni.