Uno dei giudici del collegio che sta giudicando i sei imputati dello stupro di gruppo di Palermo si
è astenuto perché incompatibile e per questo la seconda sezione del Tribunale del capoluogo siciliano ha rinviato l’udienza del processo a venerdì della settimana prossima, 24 maggio. Di fatto, quando furono arrestati i sei giovani, il magistrato aveva composto uno dei collegi del riesame che si erano occupati dei ricorsi contro le ordinanze di custodia cautelare.
Lo scorso 29 aprile a Palermo era iniziata una nuova udienza preliminare nel processo per lo stupro di gruppo avvenuto il 7 luglio 2023 ai danni di una ragazza 19enne, che per ore subì violenze in un cantiere dismesso del Foro Italico. Gli imputati sono sei dei sette giovani accusati di aver ripetutamente violentato la vittima e di aver filmato quanto accaduto. Il settimo, minorenne all’epoca dei fatti, è stato condannato a otto anni e otto mesi. La sentenza definitiva arriva dal gip del tribunale per i minorenni, nel processo che si celebrava in abbreviato.
Palermo: chi sono gli imputati
Per la violenza, che si era consumata in un cantiere abbandonato del Foro Italico, sono accusati anche i maggiorenni Angelo Flores, Cristian Barone, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Elio Arnao che, in questo momento, sono tutti in carcere. Per questi il rito abbreviato inizierà ad aprile.
I fatti riguardano la sera del 6 e il 7 luglio quando 7 ragazzi di età compresa tra i 17 e i 22 anni hanno violentato in gruppo la 19enne. Ad incastrare i responsabili, oltre al video realizzato da uno dei 7 indagati, le chat relative alla notte del 7 luglio. In alcuni messaggi, uno degli indagati raccontava quanto fatto: “Eravamo 100 cani su una gatta. Una cosa che ho visto solo nei video porno, è stato uno stupro di massa“.