L’attacco di un gruppo di delfini ai danni di 4 bagnanti si è verificato la scorsa domenica nelle acque di Suishohama, una spiaggia nella prefettura di Fukui nel Giappone centrale.
Come riporta la Bbc gli incidenti sono avvenuti in quattro momenti separati. Ad essere attaccati sono stati un uomo di circa 60 anni, che ha riportato costole rotte e numerosi morsi sulle mani, uno sulla quarantina, sempre morso sulle braccia. Nessuna informazione su età e sesso degli altri due bagnati aggrediti nella stessa giornata, l’unica cosa certa è che anche loro hanno riportato morsi di delfino su mani e braccia.
Gli attacchi in Giappone
In Giappone, fino ad ora nella sola prefettura di Fukui sono stati registrati 6 attacchi dall’inizio dell’anno. È vero che gli animali super intelligenti sono innocui e tranquilli ma non è la prima volta che succedono incidenti spiacevoli nei confronti dell’uomo: restano imprevedibili e non vanno avvicinati.
Altri casi di attacchi nel mondo
A raccontare altre storie di aggressione di delfini ai danni dell’uomo è sempre la Bbc. Uno dei casi più curiosi è quello irlandese, avvenuto nel 2013: in questa occasione due donne sono state attaccate e ferite nell’arco di dieci giorni dallo stesso animale marino. Rimanendo in Irlanda, nel 2014, cinque nuotatori sono stati accerchiati in modo aggressivo da un cetaceo ostile.
Scienziati: “Gli umani stressano i delfini”
Secondo la maggior parte degli scienziati “per i delfini nuotare insieme agli esseri umani è motivo di stress, perché spezzerebbe la loro routine comportamentale”.
È proprio per questo motivo che a Fukui sono stati affissi cartelli che allertano i nuotatori di evitare di avvicinarsi o toccare i cetacei in questione. Questa volta, però, qualcuno potrebbe non aver rispettato le avvertenze.
