Un errore nella regia manda in onda il brano nella versione cantata dall’Armata Rossa: scoppia la polemica: “Offesa alle vittime ucraine”
Un errore alla regia e scoppia la polemica al congresso della Cgil di Bologna. Venerdì sera , quando alla fine di una intensa giornata di lavori alla quale ha partecipato il segretario generale Maurizio Landini, è stata proclamata l’elezione a segretario, come previsto, del leader uscente della Fiom bolognese Michele Bulgarelli, dalle casse del circolo Arci di San Lazzaro ,dove era in corso il congresso, è partito l’inno dell’Unione Sovietica nella versione cantata dall’Armata Rossa.
Sulle prime nessuno ci ha fatto troppo caso, tanto che il sindacato pensionati della Cgil ha immortalato il momento e lo ha pubblicato sulla propria pagina Facebook, per poi rimuoverlo poco dopo. La cosa non è però sfuggita agli esponenti di Fratelli d’Italia che hanno attaccato duramente il sindacato. Il capogruppo del partito alla Camera Tommaso Foti ha chiesto le scuse da parte di Landini, parlando di “un’offesa alle vittime dell’Ucraina”. La Cgil di Bologna ha spiegato l’accaduto come un mero errore tecnico: all’atto della proclamazione di Bulgarelli era infatti previsto che dalle casse risuonasse l’inno dell’Internazionale, il canto dei socialisti europei che risale alla Comune di Parigi del 1871.