A Spoleto, i pentastellati vogliono la riapertura del punto nascite, dopo che l’ospedale è stato convertito in Covid hospital
Si è tenuta il 29 novembre la conferenza stampa organizzata dal MoVimento 5 Stelle a Spoleto per discutere della riapertura del punto nascite. Per il MoVimento 5 Stelle è insostenibile la chiusura del Punto nascite, che doveva essere riattivato dopo la fase più acuta della pandemia.
“Sulla chiusura del Punto nascite dell’ospedale di Spoleto si è consumata un’assoluta mancanza di trasparenza – afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Thomas De Luca – E questo nonostante l’impegno a ripristinare la situazione di normalità dopo la conversione del nosocomio in Covid Hospital, messo nero su bianco dalla presidente Tesei nell’ordinanza dell’ottobre 2020 e poi ribadita nel Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2022-2024″.
La necessità della riapertura del punto nascite di Spoleto
Il Punto nascite di Spoleto è stato chiuso nel momento in cui il San Matteo degli Infermi venne convertito in Covid Hospital durante l’emergenza pandemica e l’ordinanza della presidente Tesei di ottobre 2020 afferma che “al termine dell’emergenza sarà ripristinata la situazione ex ante”, con l’impegno a completare il ripristino nel primo semestre 2022.
Per De Luca la previsione delle nascite andrebbe fatta in maniera più precisa: “Assurdo che la proiezione sulle nascite reali più quelle teoriche sia stata fatta in modo arbitrario e discutibile. Con 422 nascite reali più teoriche stimate nel 2020, con dati parziali e condizionati dalla conversione in Covid Hospital, come può il disagio orografico della Valnerina venire considerato modesto o inferiore a quello dell’Alto Cascio? (…) La proiezione del disagio orografico di una zona che fatica ancora a rialzarsi dal sisma è stata poco esaustiva e totalmente insufficiente. Non si può parlare di ospedale del domani se non c’è garanzia della cura oggi”.