Il terzo settore propone momenti di incontro, condivisione e pranzi. La tradizionale cocomerata non mancherà nella casa circondariale di Rebibbia dove parteciperanno numerosi detenuti
La comunità di Sant’Egidio è pronta con una serie di iniziative per festeggiare il Ferragosto della solidarietà. Quest’anno sarà un Ferragosto di speranza per il futuro come risposta alla guerra, all’aumento del costo della vita e alla pandemia. Un’occasione per stare insieme con momenti di condivisione e il tradizionale pranzo del 15 agosto. La comunità di Sant’Egidio, dunque, passerà la festività con i rifugiati ucraini, afghani, ad un anno esatto dalla loro fuga da Kabul per via del ritorno dei talebani e insieme ad altri rifugiati provenienti da altri paesi segnati dai conflitti. Insieme anche ai senza fissa dimora, anziani, detenuti e amici della comunità.
Nella capitale l’appuntamento è il 15 agosto, alla mensa di via Dandolo 10 e dalle 12:00 inizierà la distribuzione del pranzo. Presenti anche alcuni rifugiati venuti con corridoi umanitari che si sono offerti di distribuire i pasti e di aiutare insieme ad altri volontari.
Il Ferragosto solidale sarà festeggiato anche nei numerosi co-housing e convivenze realizzati da Sant’Egidio con anziani, ex senza fissi dimora e persone con disabilità. Feste organizzate anche in diversi quartieri della periferia di Roma.
Nel ricco programma proposto dalla comunità un evento particolarmente sentito sarà la cocomerata nella Casa circondariale di Rebibbia dove parteciperanno numerosi detenuti. In un momento, tra l’altro, molto difficile per gli istituti penitenziari italiani per via dei numerosi casi di suicidi registrati negli ultimi mesi. Eventi, pranzi e feste come segno di solidarietà si svolgeranno anche in altre città italiane.