Se le amministrazioni centrali dello Stato reagiscono bene ai finanziamenti, un giudizio completo potrà essere stilato solo a fine 2022. L’organo costituzionale, però, sottolinea le problematiche nel gestire le risorse
La Corte dei conti fornisce un primo bilancio sulla gestione delle amministrazioni statali sui fondi del Pnrr. L’organo costituzionale, infatti, riporta in una nota gli esiti delle analisi svolte sull’avanzamento della realizzazione di 31 su 45 interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e sul conseguimento degli obiettivi preposti.
La Corte dei conti rlleva che nonostante le amministrazioni centrali dello Stato abbiano reagito positivamente al primo impatto con i fondi elargiti, restano in difficoltà nella gestione delle spese. Un bilancio complessivo si potrà avere solo a fine 2022, ma il dato sottolinea, secondo l’ente di controllo giurisdizionale, che «una maggiore disponibilità e un maggior impiego di risorse non corrispondono automaticamente a reali capacità di sviluppo».
Corte dei conti: «Criticità nelle spese»
La Corte dei conti fornisce un quadro di analisi ben dettagliato sulla gestione del Pnrr e nella nota informativa pubblicata sottolinea l’emergere di un mutato contesto economico che determina gli elementi di incertezza e il rialzo dei costi di realizzazione: «Malgrado il dato formale positivo […] la Corte ha sottolineato il permanere di difficoltà notevoli nella capacità di spesa delle singole amministrazioni».
Il controllo eseguito si focalizza seguendo le specifiche cadenze temporali della realizzazione degli interventi. Gli ambiti di intervento sono i temi della tutela ambientale e salute, politiche del lavoro e sviluppo sostenibile, digitalizzazione, internazionalizzazione, istruzione, inclusione e sostegno sociale.
«Il Il rafforzamento delle strutture amministrative e l’adeguatezza delle risorse umane in corso di reclutamento costituiscono elementi essenziali ai fini dell’attuazione degli interventi, così come adeguate attività di assistenza tecnica che garantiscano lo svolgimento delle azioni connesse alla realizzazione degli obiettivi – continua la magistratura contabile – Le osservazioni della Corte, su questo punto specifico, si sono focalizzate sulla necessità di superare la questione della finanziabilità dell’assistenza tecnica, attualmente non finanziabile con i fondi del Pnrr».
Razionalizzazione e omogeneità nel territorio per migliorare
Seguendo il giudizio della Corte dei conti, molto potrà essere fatto con l’introduzione, avvenuta nello scorso giugno, del portale “Capacity Italy”. Per migliorare la gestione dei fondi è necessaria in molte aree del territorio un’opera di razionalizzazione che porti all’omogeneità dell’offerta dei servizi e lo svolgimento dei controlli sulle risorse, fino al raggiungimento degli obiettivi finali.
L’organo costituzionale ricorda che per tornare alla gestione ordinaria priva delle momentanee risorse europee del Pnrr è fondamentale garantire la stabilizzazione dei flussi per le amministrazioni. Ciò è volto a «evitare la messa in sofferenza delle imprese che hanno tarato l’organizzazione e strategie aziendali sull’attuale entità degli stimoli economici e finanziari».