Una stagione esaltante, costruita vittoria su vittoria. I rossoneri non hanno mai mollato e la costanza ha pagato. Demeriti Inter: troppi passi falsi nei momenti decisivi
Uno scudetto cercato, voluto e conquistato. Una cavalcata, quella rossonera, iniziata il 21 febbraio del 2021, dopo un derby perso malamente nel silenzio delle porte chiuse di San Siro. Una sconfitta, quella contro la corazzata di Conte, che aveva avuto il sapore di una resa, da parte del Milan che quel giorno aveva capito di aver ancora bisogno di tempo per colmare il gap e vincere.
Da quel derby, da Pioli che ha sottolineato di come il Milan non avrebbe mollato, lì è iniziata la corsa rossonera al 19esimo scudetto.
Parte il campionato, arrembaggio rossonero
Corsa al titolo 2022 iniziata in un lunedì di agosto, a Genova, dove la squadra di Pioli, orfana di Donnarumma e Calhanoglu andati via a parametro zero in estate, ha vinto la sua prima partita in trasferta, mostrando un calcio solido ed a tratti spumeggiante. Da quella serata è stato un crescendo di emozioni, un percorso che fino a metà novembre ha visto i rossoneri giocarsela punto a punto col Napoli di Spalletti e con l’Inter campione in carica. Una flessione fisiologica a ridosso di Natale, dove uno striminzito pari a Udine e la sconfitta casalinga contro il Napoli, avevano permesso all’Inter di Inzaghi, partita col freno a mano, di recuperare punti preziosi ed allungare in classifica, relegando il Milan nel ruolo di inseguitrice dei cugini.
Inverno Inter, la fuga in avanti
Il COVID natalizio che ha costretto l’Inter a rinviare la partita di Bologna ha “aiutato” il Milan che, vittorioso sulla Roma, ha potuto accorciare a metà gennaio. Un’esultanza durata molto poco perché se è vero che febbraio e marzo sono stati i mesi neri per l’Inter, gennaio non è stato da meno per i rossoneri. Il pareggio con la Juve e la rocambolesca sconfitta casalinga con lo Spezia, infatti, hanno gettato nello sconforto i tifosi rossoneri e regalato all’Inter la possibilità, contando la partita da recuperare in aprile contro il Bologna, di allungare vistosamente e pregustare il ventesimo titolo nazionale.
Il derby di Milano: crocevia della stagione
Se il febbraio del 2021 aveva rappresentato il segno della superiorità interista, sotto la gestione di Conte, è il 5 febbraio del 2022 che ha portato alla svolta. Il derby ha segnato il cambiamento, ha mostrato la forza, se non altro mentale, del Milan. Una squadra, quella di Pioli, capace di vincere in rimonta un derby in cui i cugini avevano dominato in lungo ed in largo per 70 minuti. La doppietta di Giroud, fondamentale la sua esperienza nei momenti decisivi della stagione, ha mandato in Paradiso il Milan, cambiando la percezione dei rapporti di forza, non più sbilanciati verso Inzaghi e soci.
Dopo il derby è iniziato il declino nerazzurro, coinciso con due mesi, febbraio e marzo, di risultati negativi e prestazioni sottotono. Il Milan, dal canto suo, ha brillato in alcune partite e zoppicato in altre. Una lettura, questa, che ci poteva stare. Del resto parliamo di un squadra relativamente giovane che doveva imparare a vincere, abituarsi alla vetta.
Milan altalenante, i nerazzurri risorgono contro la Juve
Arrivano così due colpi importanti, quello di Napoli il 6 marzo, una vittoria, quella rossonera, che allontana i partenopei dal sogno scudetto e permette ai rossoneri di mettere pressione all’Inter, ancora alle prese con i suoi problemi di risultati. Il Milan inizia a crederci, ammesso che abbia mai smesso di farlo, ed è ecco che però esce fuori il carattere nerazzurro: vittoria a Torino con la Juve e il Milan che si impantana col Bologna, pareggio a reti bianche in casa, e col Torino di Juric.
Il ritorno dell’Inter e il derby di coppa
Tornata padrone del proprio destino la squadra nerazzurra di Inzaghi ha ricominciato a macinare gioco, sbaragliate Verona, Roma e Milan nella semifinale di Coppa Italia, è la squadra di Pioli a ritrovarsi con l’acqua alla gola, conscia che un altro passo falso poteva costituire la fine del sogno scudetto.
Il crocevia, Tonali nel recupero di Roma e harakiri Inter a Bologna
Il 24 aprile, dopo la vittoria dell’Inter sulla Roma, il Milan andava di scena contro la Lazio all’Olimpico. Una serata pirotecnica, una prestazione di cuore e la vittoria nel recupero con gol di Tonali. Una liberazione che ha permesso ai rossoneri di sognare, per qualche ora, il sorpasso all’Inter.
L’imponderabile, tuttavia, succede a distanza di tre giorni. Nel mercoledì di recupero, l’Inter va in campo a Bologna e, nonostante l’iniziale vantaggio, perde in modo rocambolesco contro i felsinei. Toccava al Milan, cinque giornate dalla fine, e destino in mano ai rossoneri.
Il finale, rossoneri perfetti e festa grande
Le ultime cinque di campionato hanno messo il Milan di fronte una situazione di assoluto vantaggio, eccetto un calendario più complicato rispetto ai rivali, costituita dalla possibilità di pareggiarne una su cinque. Rossoneri, comunque, perfetti. La squadra di Pioli, infatti, pur avendo speso tanto nel corso dei mesi precedenti, ha trovato energie residue e vinto tutte e cinque le partite finali. Piegata la Fiorentina con Leao e sbaragliato l’indomito Verona di Tudor, è stata la volta dell’Atalanta alla penultima giornata, vero ostacolo sulla strada dello scudetto. A nulla è valso l’impegno dell’Inter che, fresco vincitore della sua ottava Coppa Italia, ha vinto tutte le partite rimaste nel suo percorso, sperando in un passo falso dei cugini rossoneri. Passo falso che non è mai arrivato, con il Milan che nell’ultima giornata contro il Sassuolo ha potuto festeggiare la vittoria del suo diciannovesimo titolo nazionale. Una vittoria esaltante, giunta al Mapei, nella Città del Tricolore, dove lo scudetto è tornato in mano rossonera dopo undici anni di attesa.