Rossoneri a picco nella trasferta di Udine (3-1). La Dea rimonta l’Empoli e rivede la Champions
Campionato di Serie A fra i più incerti di sempre. Se per la corsa scudetto sembra ormai tutto deciso in favore di un Napoli troppo più forte delle avversarie, la corsa per la Champions, e l’Europa in generale, si rende sempre più imprevedibile. Il Milan, che dopo la qualificazione ottenuta ai danni del Tottenham di Conte sembrava essere rinato, ecco che cade nuovamente nella trasferta di Udine, meno di una settimana dopo il pari rimediato contro la Salernitana a San Siro.
Alla Dacia Arena nulla, eccetto Ibrahimovic tornato al gol dopo più di un anno di assenza dai campi, è andato bene ai rossoneri, già sotto dopo 10’ per un gol di Pereyra. Allo scadere del primo tempo, poi, un rigore dubbio concesso al Milan ha permesso a Ibra di rimettere in parità la sfida, con l’equilibrio rotto nuovamente dopo due minuti da Beto.
Nella ripresa un Milan più offensivo e convincente si arrende ad Ehizibue al minuto 70, quando un cross di Udogie ha tagliato fuori la difesa milanista permettendo al terzino friulano di chiudere la contesa. Al Gewiss Stadium, nell’anticipo del venerdì sera, l’Atalanta va sotto contro il cinico Empoli di Zanetti e si affida al carattere tipico delle squadre di Gasperini per ribaltare una sfida altrimenti complessa. Ad Ebuhei, in gol a pochi istanti dal fischio finale del primo tempo, hanno risposto De Roon al minuto 58, su assist di Ruggeri, e Hojlund, che al minuto 86 manda in vantaggio l’Atalanta, regalandole un successo che la riporta a soli tre punti dalla zona Champions.