Nuove ombre sul processo che stravolse il calcio nel 2006. Report accusa: “Contro la Juve un progetto politico e industriale”
Si infiamma nuovamente il caso Calciopoli, a distanza di anni, dopo la puntata di Report che ha dedicato un servizio sul caso. Una “cena segreta” tra Massimo Moratti, presidente dell’Inter, e il designatore degli arbitri, Paolo Bergamo, è uno dei retroscena rivelati dalla trasmissione tv nel corso della puntata dedicata al caso Calciopoli.
La cena dopo la sconfitta del 2002
A farne parola è stato lo stesso arbitro, che ha spiegato di come Moratti lo invitò a mangiare dopo la sconfitta del 5 maggio 2002 con la Lazio, la tragica partita che costò ai nerazzurri la vittoria di uno scudetto che ormai sembrava vinto. La cena, secondo la testimonianza di Bergamo, ci fu a luglio. “Moratti mi chiese perché gli arbitri ce l’avevano con l’Inter” sottolinea l’ex arbitro.
Il “lavoro di intelligence” sui favoritismi arbitrali
In seguito, secondo la ricostruzione di Report, Moratti si rivolse all’allora capo della security di Telecom, Giuliano Tavaroli, per fare svolgere degli accertamenti sui favoritismi arbitrali: un “lavoro di intelligence” che Tavaroli commissionò alla società Polis Distinto. A questo punto, Bergamo ricorda di come fossero “indagini illegali e io quando lo seppi feci causa”. Nel corso della puntata è stato fatto presente che il procedimento giudiziario che ne è seguito è stato chiuso da un “accordo”, i cui termini sono rimasti riservati, che obbliga l’Inter a indennizzare le persone che erano state monitorate.
L’intercettazione telefonica di Galliani
“Il dossier di Paparesta è nelle mani di Gianni Letta”. A parlare, in una intercettazione telefonica diffusa da Report nel corso della puntata dedicata al caso Calciopoli, è Adriano Galliani, all’epoca vicepresidente del Milan, con riferimento all’arbitro di calcio Gianluca Paparesta. “Paparesta – ha raccontato il dirigente rossonero Leonardo Meani – venne a fare una partita a Milano. Finita la partita mi disse che era revisore dei conti di un’azienda di energie rinnovabili e che avrebbe avuto piacere di fare arrivare questo studio alla presidenza del Consiglio”. Gianluca Paparesta, raggiunto da Report, ha poi sottolineato: “Faccio il dottore commercialista e mi sono sempre occupato di operazioni legate anche al mondo dell’energia”. Alla domanda del giornalista, che gli ha chiesto se quella domanda fosse inopportuna, Paparesta ha risposto affermativamente.

La tesi del “patto politico-industriale”
Le clamorose rivelazioni su cui ha lavorato Report, porterebbero a una svolta decisiva, cioè che dietro l’inchiesta di Calciopoli ci fosse un “patto politico-industriale”. La tesi, che secondo la stessa trasmissione resta “tutta da dimostrare”, si basa su una dichiarazione di Paolo Bergamo, designatore arbitrale, secondo cui ci fu un’intesa fra gli imprenditori Massimo Moratti e Marco Tronchetti Provera, in orbita Inter, e alcuni personaggi di Torino che gravitavano intorno alla famiglia Agnelli. L’obiettivo, secondo i giornalisti, era portare John Elkann al vertice del gruppo Fiat e Bergamo conferma che in proposito ebbe una conversazione con Nicola Latorre, senatore del Pd: “Mi disse che secondo lui stava finendo la prima repubblica del calcio italiano”.
Il giallo coinvolge il ministro Abodi
Durante la puntata di Report, inoltre, è stato ascoltato anche l’ex direttore sportivo della Juventus, il chiacchierato Luciano Moggi, che ha ammesso: “Berlusconi mi disse che c’erano delle intercettazioni, ma aggiunse che non c’era niente di illegale e che non dovevo preoccuparmi”. Il filone di polemiche ha coinvolto anche l’attuale ministro dello Sport Andrea Abodi che, contattato dalla redazione di Report circa il suo presunto coinvolgimento con Moggi, ha chiarito: “Non ho ricevuto alcuna chiavetta, altrimenti lo avrei detto forte e chiaro, informando subito l’autorità competente”.

Il ministro, poi, ha confermato tale versione intervenendo su Radio Anch’io Sport (Rai Radio 1), sottolineando di non essere mai stato fra i destinatari della chiavetta usb contenete le intercettazioni di Calciopoli, che l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi ha detto di avergli inviato, così come al presidente del Coni Malagò ed a quello della Figc Gravina. Della vicenda si occuperà integralmente la puntata di Report, che andrà nella serata di martedì.