Tra le immancabili polemiche e la gioia di un’intera generazione di bambini sta per arrivare la Sirenetta di colore ed è una notizia stupenda
Tra i prossimi progetti messi in cantiere dalla Disney c’è la versione live action de La Sirenetta, un film che s’inserisce nella lista di altri classici che negli ultimi anni hanno ripreso vita sul grande schermo, dal Re Leone al Libro della giungla fino ad Aladdin e Mulan.
Ora sta per toccare ad Ariel, ma la sua versione live action è accompagnata da una serie di polemiche imbarazzanti e fuori luogo. La Sirenetta avrà infatti il volto di Halle Bailey, giovane attrice nera la cui presenza ha scatenato l’ira di una buona parte dei social, che non hanno gradito il cambiamento radicale al personaggio.
Eppure, basterebbe fermarsi un attimo a riflettere per capire che questa operazione può essere molto importante a livello sociale, perché permetterebbe a una buona frangia di bambini di avere una loro icona generazionale, intento che rientra a pieno titolo nella tradizione Disney.
La Sirenetta di colore e la gioia delle bambine
Stanno diventando virali su Tik Tok i moltissimi video che immortalano le reazioni emozionate ed entusiaste delle bambine afroamericane che vedono per la prima volta il nuovo volto della Sirenetta. È un piacere per gli occhi vedere queste clip, catturare la gioia di queste piccole bimbe che hanno finalmente un personaggio in cui rispecchiarsi. La nuova Ariel ha tutto il potenziale per diventare una vera e propria icona per le bambine di tutto il mondo che nell’immenso immaginario Disney faticano a trovare un personaggio cui rispecchiarsi e cui identificarsi.
Lo spirito Disney
Non è la prima volta che la Disney opta per questa via: nel 2009 La Principessa e il ranocchio aveva introdotto la principessa Tiana, anche lei afroamericana di New Orleans, ma il personaggio di Ariel ha tutta un’altra portata, più decisiva a livello simbolico.
Inutile dire che in molti non hanno gradito questo cambiamento culturale in un personaggio tradizionalmente nordico come la Sirenetta, ma le polemiche sono quanto mai sterili, perché la versione Disney non ha alcun dovere culturale rispetto alla favola di Andersen, già ampiamente riscritta nel classico del 1989 e ora ulteriormente adattata al contesto attuale.
Con il film della Sirenetta acquisirebbero un senso più profondo anche i tanti live action di quest’anno, che da mera operazione commerciale possono diventare qualcosa in più. D’altronde la Disney ha sempre creato personaggi iconici ai bambini di tutte le generazioni con i suoi cartoni. È ora che anche i live action si adattino a questa dimensione e la nuova Sirenetta risponde in pieno, in tal senso, allo spirito Disney.