Il Festival di Cannes, uno dei red carpet cinematografici più importanti d’Europa, si avvicina inesorabilmente. Dal 14 al 25 maggio, la città della Costa Azzurra sarà blindata e invasa di fan, pronti ad assistere alla prima del film più atteso dell’anno e a vedere le loro star preferite. Quest’anno però il Festival di Cannes è stato costretto ad un ridimensionamento, subendo una trasformazione quasi in un premio di nicchia.
In lista per i vari premi sono presenti solo due film statunitensi – Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos e Megalopolis di Francis Ford Coppola – a cui si aggiungono la presenza di George Lucas, regista di Star Wars, che riceverà la Palma d’oro alla Carriera, e la proiezione di Horizons di Kevin Costner. A fare da madrina alla competizione quest’anno c’è Greta Gerwig, reduce dal successo nelle sale del suo Barbie, con Margot Robbiet e Ryan Gosling.
Hollywood sembrerebbe aver disertato Cannes, ma la spiegazione rientra nelle conseguenze non così poco imprevedibili del lungo sciopero di attori e sceneggiatori avvenuto questo inverno. Ora negli studios di Los Angeles non c’è nulla di pronto e a pagarne lo scotto sarà anche il Festival di Venezia.
Non tutti i mali vengono per nuocere e la mancanza di colossal, come quelli solitamente prodotti dagli Usa, potrebbe permettere ai presenti a Cannes di scoprire mondi nuovi e finora sconosciuti. Pellicole indipendenti, troppo spesso ignorate, potrebbero avere quest’anno il loro momento di gloria e finalmente ottenere la possibilità di essere distribuite nei cinema d’Europa e non solo del loro Paese di origine.
Cannes 2024, Sorrentino in corsa con Parthenope
Paolo Sorrentino è pronto a tornare al Festival di Cannes, dove tenterà nuovamente la corsa alla Palma d’Oro. Parthenope sarà in gara insieme a The apprentice di Ali Abbasi, Motel destino di Karim Ainouz; Bird di Andrea Arnold; Emilia Perez di Jacques Audiard; Anora di Sean Baker; Megalopolis di Francis Ford Coppola; The shrouds di David Cronenberg; The substance di Coralie Fargeat; Grand tour di Miguel Gomes; Marcello mio di Christophe Honore; Feng liu yi dai di Jia zhang-ke; All we imagine as light di Payal Kapadia; Kinds of kindness di Yorgos Lanthimos; L’amour ouf di Gilles Lellouche; Wild diamond di Agathe Riedinger; Oh Canada di Paul Schrader; Limonov – the ballad di Kirill Serebrennikov; Pigen med nålen di Magnus Von Horn.
Una corsa che potrebbe finalmente incoronare il talento del regista a cui Cannes deve ancora un riconoscimento. Dopo lo scarto de La Grande Bellezza, poi vincitore dell’Oscar per il Miglior film in lingua straniera, Sorrentino ci riprova. Il film presenta un cast d’eccezione formato da Dario Aita, Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Marlon Joubert, Peppe Lanzetta, Nello Mascia, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Daniele Rienzo, Stefania Sandrelli e Alfonso Santagata.
Parthenope racconta la vita di una giovane, omonima del titolo del film e della città in cui vive. Non è né una sirena né un mito ma vive nella spensieratezza, nell’amore ma anche nel dolore. Una sorta di racconto della crescita con protagonista una giovane come tante.