I dati della Regione dopo il sisma del 2016: il 71 per cento delle richieste ha già ottenuto la concessione
L’Umbria ha lavorato ad oggi l’85% delle istanze presentate all’Ufficio speciale ricostruzione Umbria a seguito del terremoto del 2016 (comprese quelle rigettate), e il 71% delle valide hanno ottenuto già la concessione. È quanto emerge dal resoconto della Regione in occasione della ricorrenza del sisma che ha coinvolto oltre l’Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo.
“I numeri – ha detto la presidente della Regione, Donatella Tesei – dimostrano il lavoro svolto e anche il netto incremento che si è registrato dal 2020 in poi, figlio della grande attenzione che questa amministrazione ha sempre avuto in tema di ricostruzione e dell’efficacia della semplificazione e della fattiva collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. Tra questi, la comunità del ‘cratere’ che è stata chiamata ad un enorme sacrificio e che merita tutto il nostro impegno e determinazione per accelerare ancor più il processo di ricostruzione materiale e immateriale”.
Per ciò che concerne gli ospedali, la Regione ha annunciato che entro metà dicembre si saprà il nome della ditta che eseguirà i lavori di ricostruzione a Cascia. La gara è in corso. I lavori dureranno da capitolato 550 giorni, anche se di fatto sono già iniziati questa estate avendo già demolito la struttura per accorciare i tempi.
I dati sottolineano che a fronte di un totale di 3.149 valide presentate all’Usr fino al 30 settembre 2020, 2.242 risultano concesse. In un confronto tra il resoconto alla fine del 2019 e quello aggiornato al 26 ottobre scorso, in occasione dell’anniversario del sisma del 2016, emerge che a fronte di un raddoppio delle istanze presentate, il valore di quelle accolte è invece “addirittura triplicato”. “Poiché la ricostruzione e il sostegno economico dei soggetti coinvolti nel processo di ricostruzione passa anche attraverso l’erogazione degli stati di avanzamento – spiega ancora la Regione -, rispetto alla fine del 2019 si è registrato un incremento esponenziale degli stati d’avanzamento erogati, passando dai 641 di fine 2019 ai 3.928 della fine di ottobre”.