Il gruppo umbro contro la decisione dei prefetti umbri di chiudere gli istituti scolastici per le avverse condizioni meteo: “Ok la sicurezza, ma così non va”
“Fermo restando che la sicurezza delle studentesse e degli studenti rimane al primo posto, non possiamo far altro che constatare come il modus operandi utilizzato in pandemia permanga. La scuola, e solo la scuola, chiude”. E’ la presa di posizione del Comitato a Scuola Umbria – APS, che arriva dopo la notizia emanata nella tarda serata di venerdì dai Prefetti di Perugia e Terni circa la chiusura delle scuole, a causa dell’allerta meteo.
Le motivazioni dei prefetti
“Le motivazioni che attengono alla chiusura sono dettate dall’esigenza di ridurre la viabilità ma non si legge nessuna indicazione rivolta alla cittadinanza circa la prudenza. Se vi è un rischio di incolumità pubblica questa deve essere pubblica non riguardare solo una parte della cittadinanza. Oggi, quindi, nonostante l’allerta meteo potrete farvi un giro al centro commerciale, andare in palestra, fare un po’ di spesa e mangiarvi una pizza: l’unico luogo non sicuro è la scuola. E se per molte scuole sappiamo che questo è vero, lo testimonia la loro fatiscenza, ci saremmo aspettati investimenti edilizi negli anni appena trascorsi, non continue chiusure”.
Quando è arrivata la comunicazione
“I genitori e le famiglie sono state avvertite solo ieri sera, all’incirca alle 22.30 della decisione, nonostante l’allerta meteo sia stata diramata alle 17 di ieri – come sempre per ultimi. Passano i governi, si alternano le forze politiche, ma l’interesse che la politica riversa sulla Scuola è sempre marginale per non dire nullo. L’abitudine di chiudere le scuole alla prima “emergenza” crediamo che ci accompagnerà per molto tempo: è la situazione più semplice ed anche economica. Solo un cieco però, non arriva a capire che senza investimenti in ambito educativo e formativo, il nostro Paese è destinato a sprofondare e non sotto le ingenti piogge ma sotto l’inerzia dei suoi politici”.