Sono stati i consigli della campionessa Bebe Vio nella scelta e l’uso delle protesi a sostenere Anna Leonori
Anna Leonori è la donna 46enne di Terni che ha subito l’amputazione di gambe e braccia, in seguito a diverse vicissitudini mediche. Tutto nacque da una diagnosi iniziale di tumore, poi finita al centro del processo.
Sono stati i consigli della campionessa Bebe Vio nella scelta e l’uso delle protesi a sostenere Anna Leonori, come raccontato dal Messaggero. Le protesi sono state acquistate grazie alle raccolte fondi di associazioni di volontariato e di privati.
Gli ospedali chiamati in causa
Da un anno Leonori – si legge nell’articolo – le utilizza grazie ai consigli di Bebe Vio. “So bene che non avrò più l’autonomia – afferma Leonori – ma mi hanno restituito un minimo di dignità nella vita di tutti i giorni”. In seguito all’amputazione, Leonori ha avviato una controversia con varie strutture sanitarie che si occuparono di lei. La donna si è rivolta all’ospedale Santa Maria di Terni, al Regina Elena di Roma e alla Ausl Romagna, che nel tempo hanno tenuto in cura la donna. A loro la 46enne ha chiesto un risarcimento, per poter condurre una vita più vicina alla normalità grazie a protesi speciali. “I periti concluderanno il loro lavoro a giugno – afferma Anna – Non so come andrà a finire questa fase ma so con certezza che non si libereranno di me in alcun modo. Se sarà necessario affronterò anche il processo”.
L’ospedale Santa Maria di Terni – in una nota – riferisce che in merito alla questione sollevata “risalente al 2014, l’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, certa della correttezza dell’operato dei propri sanitari, ritiene doveroso sottolineare che sarà il percorso giudiziario, ancora aperto, a definire eventuali responsabilità ascrivibili alle diverse strutture ospedaliere che hanno avuto in cura la Signora”.