Tra comitato costituente, candidature e primarie il Partito Democratico si riorganizza dopo la modifica dello statuto
Dopo la delusione delle elezioni dello scorso settembre, il Partito Democratico prova a riorganizzarsi e sta per intraprendere il proprio percorso di ricostituzione col via al congresso dopo la modifica allo statuto del partito proposta da Enrico Letta. Andiamo alla scoperta, quindi, delle tappe che animeranno la vita del PD da oggi fino alla metà di febbraio, dopo che il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha dato il suo ok alla candidatura per la segreteria.
Partito Democratico: le tappe del congresso
Prende ufficialmente il via, quindi, il congresso del PD e la prima tappa principale è quella di giovedì 24 novembre, quando la direzione nazionale si ritroverà a dover scegliere i membri del Comitato costituente, il quale deve redigere il Manifesto dei valori e dei principi. I membri del comitato possono essere sia iscritti che non iscritti provenienti da ogni mondo sociale. Si prosegue poi col periodo che va dal 24 novembre al 20 gennaio, in cui si concentra la fase costituente. I partecipanti al comitato dovranno esprimersi su molti nodi politici principali che riguardano la natura e l’attività del partito.
Alla fine di questo lungo periodo dal 20 al 22 gennaio si conclude l’attività del Comitato costituente, con l’approvazione del Manifesto dei valori e principi. Dopo di che, entro il 27 gennaio dovranno essere presentate le candidature e dal 27 gennaio al 12 febbraio andranno in scena le votazioni nei circoli degli iscritti e degli aderenti al percorso costituente. Dal 12 al 19 febbraio, quindi, ci sarà un confronto tra i vari candidati e il 19 stesso andrà in scena il ballottaggio tra i due più votati, che porterà, quindi, all’elezione della nuova guida del PD.