Meloni da Trump per dazi, difesa e spazio. La Casa Bianca: “Hanno una special relationship”

Sembrerebbe che l'incontro dovrebbe svolgersi oggi alle 12, le 18 in Italia, e dovrebbe durare circa un'ora, come riporta Ansa. Per il momento, inoltre, non è prevista alcuna conferenza stampa congiunta

7 Min di lettura

Giorgia Meloni è arrivata a Washington. Poco dopo le 21 di ieri, l’aereo con a bordo il Presidente del Consiglio è atterrato sul suolo statunitense, presso la Joint Base Andrews, da cui il premier e la delegazione italiana sono stati scortati fino a Blair House, la residenza del Presidente Usa in cui alloggeranno fino al termine della visita. L’occasione del viaggio negli Usa è l’attesissimo incontro tra il capo dello Stato e Donald Trump, tra i quali vive una “very special relationship“, come affermato dalla Casa Bianca. Un bilaterale per discutere di dazi, difesa, cooperazione spazio e delle guerre in Ucraina e Medio Oriente.

Sono diverse le interpretazioni in merito allo scopo del meeting tra Roma e Washington. Il Financial Times lo ha definito come un momento per Meloni per dare slancio ai negoziati sui dazi fra Stati Uniti e Unione europea. Quattro Paesi europei non solo non vedono problemi nella missione, ma ritengono che il suo rapporti con il Presidente americano “possa essere prezioso“, come ha spiegato un diplomatico di uno di questi al quotidiano britannico.

Al momento, i dossier del bilaterale sono blindati, ma sembrerebbe che l’incontro dovrebbe svolgersi oggi alle 12, le 18 in Italia, e dovrebbe durare circa un’ora, come riporta Ansa. Per ora, inoltre, non è prevista alcuna conferenza stampa congiunta. La missione della premier arriva dopo il risultato negativo del primo round di colloqui nei giorni scorsi fra Ue e Usa sui dazi aggiuntivi del 20% oltre la base del dieci e del 25% su acciaio, alluminio e auto e del 10 su tutti i prodotti europei esportati negli Stati Uniti. Nella serata di ieri, il premier ha avuto un colloquio telefonico con la Presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, per discutere dei temi da affrontare nel corso dell’incontro.

La portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà, ha confermato che le due leader sono rimaste in contatto nell’ultimo periodo proprio per coordinarsi sull’incontro. L’Ue ha fatto sapere che ogni possibilità di trattativa con gli Usa resta competenza esclusiva della Commissione, ma non viene condannata l’apertura dei Paesi membri verso l’altra sponda dell’Atlantico. “Ogni contatto con gli Usa è ben accetto“, ha infatti sostenuto la presidente, di fatto dando il suo benestare alla visita.

Meloni: “So quello che rappresento e cosa sto difendendo”

Solo martedì, nel corso del conferimento dei Premi Leonardo a Villa Madama, Giorgia Meloni ha commentato il suo imminente viaggio, sottolineando di essere più che consapevole dell’importanza dell’esito del bilaterale. “Faremo del nostro meglio, sono consapevole di quello che rappresento e di quello che sto difendendo“, aveva infatti dichiarato, aggiungendo anche una nota comica alle sue dichiarazioni: “Non sento alcuna pressione come potete immaginare per i miei prossimi due giorni…“.

Il premier ha inoltre cercato di rincuorare i presenti, chiarendo che il nostro Paeseha la forza, la capacità, l’intelligenza e la creatività per superare ogni ostacolo“, come hanno anche dimostrato gli eventi del passato. “Abbiamo superato ostacoli ben peggiori, ne supereremo anche di peggiori“, ha sostenuto convinta la Presidente del Consiglio, ribadendo la necessità di evitare allarmismi, che non farebbero altro che peggiorare la situazione attuale.

In questo senso, Meloni ha sottolineato la fiducia e l’attrazione che le produzioni italiane hanno da sempre conquistato nel mondo, sostenendo che le barriere commerciali imposte da Trump potrebbero non essere un problema per l’Italia. “Bisogna ricordare che quando un prodotto italiano viene esportato, la gran parte della ricchezza non la produce in Italia ma dove viene venduto– ha spiegato il premier – Il prodotto italiano non vince perché è più competitivo sul prezzo, vince perché è imbattibile sulla qualità“.

Meloni: “Dobbiamo rafforzare la competitività”

Il premier, che in questi giorni si è dedicata quasi completamente ai dossier che dovranno essere affrontati negli Usa, decidendo però di concedersi una pausa per partecipare al conferimento dei Premi Leonardo, ovvero riconoscimenti creati per omaggiare imprese e personalità italiane e straniere che abbiano contribuito a promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo.

Un premio emblematico nel contesto storico che il nostro Paese si trova a vivere, con il peso e il pericolo dei dazi statunitensi che incombe sulle merci italiane. “Penso che ci sia bisogno di iniziative come questa“, ha sostenuto il premier, chiarendo che proprio questa importanza sia stata il motivo che l’ha spinta a decidere di prendere parte alla premiazione. “Momenti come questo vanno moltiplicati non per un fatto di banale celebrazione ma come esempio, perché – ha spiegato il Presidente del Consiglio – come dice un proverbio latino, le parole muovono ma gli esempi trascinano“.

Nel corso dell’evento, in cui il premier è stata accolta dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e da presidente del Comitato Leonardo, Sergio Dompé, Meloni ha spiegato che la sua intenzione è quella di “fare del nostro meglio“, con la consapevolezza di dover agire con il proposito di “rafforzare la competitività del sistema“.

Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio

In questo senso, però, il Presidente del Consiglio ha ricordato che lo sforzo del governo deve essere allineato con quello degli imprenditori, in quanto la loro mancanza di fiducia nei confronti della classe politica attuale renderebbe ogni tentativo di miglioramento “inutile“, come allo stesso tempo “sarebbe più difficile per gli imprenditori fare il loro lavoro se la politica non fosse al loro fianco“.

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo