Esercito, da 164 anni a servizio dello Stato. Mattarella: “Punto di forza per la Repubblica”

Nel 164° anniversario della sua costituzione, il Capo dello Stato rende omaggio ai caduti e ringrazia i militari per l’impegno nella difesa della pace e dei valori costituzionali

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In un mondo attraversato da tensioni e instabilità, l’Italia celebra una delle sue colonne portanti: l’Esercito. Con parole dense di riconoscenza, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio a donne e uomini in uniforme, sottolineando come il loro impegno sia garanzia di sicurezza, democrazia e pace.

Il messaggio è stato inviato al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Carmine Masiello, in occasione del 164° anniversario della fondazione della Forza Armata, Mattarella ne ha sottolineato il valore strategico: “Un punto di forza per la Repubblica“.

Le parole di Mattarella

Mattarella ha sottolineato come il ruolo dell’Italia nella comunità internazionale non sia da sottovalutare, in quanto è volto a promuovere i valori di pace e cooperazione sanciti costituzionalmente e si fonda sulla professionalità e competenza di alto livello dei suoi componenti.

Oltre a ringraziare i militari per l’impegno nelle missioni all’estero, Mattarella ha voluto ricordare che anche l’attività sul territorio nazionale è un elemento essenziale della sicurezza interna. Il messaggio si è concluso con un tributo commosso: “Rivolgo l’omaggio della Repubblica alla memoria dei caduti e il ringraziamento ai militari per il costante operato al servizio della Patria. Viva l’Esercito, viva le Forze Armate, viva la Repubblica!“.

Anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il presidente della Camera Lorenzo Fontana hanno espresso pubblicamente la loro gratitudine per il lavoro svolto, ricordando con affetto e rispetto i caduti e i feriti. “Dietro ogni uniforme c’è una scelta di vita“, ha scritto Crosetto.

Le origini e la storia

L’esercito Italiano nasce ufficialmente il 4 maggio 1861 con un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti, dopo la proclamazione del Regno d’Italia il 17 marzo dello stesso anno.

Eppure, le sue radici risalgono al 1659, quando il duca Carlo Emanuele II di Savoia istituì il primo reggimento permanente d’Europa, il “Reggimento delle Guardie”, segnando il passaggio dalle milizie di ventura a un esercito professionale e stabile.

La sua istituzione ha rappresentato uno dei primi passi concreti per l’unificazione del Paese. In quel momento storico, L’Italia era formata da ex Stati preunitari, come il Regno di Sardegna, il regno delle Due Sicilie e il Granducato di Toscana, e ognuno aveva la sua armata.

Il nucleo originario fu costituito in gran parte dalle truppe del regio Esercito Sardo, erede della tradizione militare del Piemonte e della Casa Savoia, e progressivamente integrò uomini, messi e strutte degli altri eserciti.

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