L’intervento della ministra delle Pari Opportunità al Festival dell’economia di Trento: bando “Riparto” per favorire il rientro all’occupazione delle donne
«Valorizzare l’esperienza maternità nel percorso della carriera». Con questo obiettivo la ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti ha annunciato al Festival dell’economia di Trento la pubblicazione lunedì del bando “Riparto” da 50 milioni di euro.
«Le azioni previste sono di incentivo alle imprese per dare continuità alla carriera lavorativa delle donne anche dopo la nascita dei figli». Che una donna non debba trovarsi nella condizione di scegliere tra lavoro e carriera è fondamentale e il bando si muove in questa direzione.
Il sovvenzionamento è previsto per il solo 2022, ma l’intento è quello di dargli carattere strutturale grazie al Family Act, sostenendo in questo modo le politiche di quelle aziende che guardano con favore al ritorno al lavoro delle donne dopo la maternità e dunque al proseguimento della carriera a prescindere dalla nascita dei figli.
La maternità è «uno dei punti che sappiamo essere critici nella carriera di una donna»
«Il Family Act prevede dei decreti attuativi che stiamo iniziando a scrivere e dobbiamo completare entro la fine della legislatura» spiega la ministra stabilendo un termine alle modifiche. In cui tra i temi toccati c’è proprio l’attenzione alla maternità.
Con Family Act si intende infatti una serie di riforme delle politiche per le famiglie, improntate alla valorizzazione e alla crescita dei bambini, alla promozione dell’autonomia dei giovani e all’armonizzazione, per l’appunto, tra lavoro e genitorialità. Considerata l’importanza della maternità nella vita privata e professionale di una donna, che il Family Act la prenda in considerazione è necessario.
«Questo vuol dire promuovere servizi di accompagnamento al sostegno genitoriale, pensiamo agli asili nido e ai servizi educativi» spiega la ministra. «Vuol dire però anche incentivi personali per la donna, per la sua formazione, per la sua continuità di carriera».
In maniera che lavoro e famiglia non siano più per le donne due strade separate tra le quali dover scegliere.