Il secondo giorno della visita dei Vance si è aperto quindi secondo programma. Il vicepresidente è arrivato questa mattina in Vaticano per incontrare il Segretario di Stato Pietro Parolin. Il numero due di Trump non ha incontrato Papa Francesco, ancora in convalescenza dopo le dimissioni del 30 marzo dal policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato per una polmonite bilaterale.
La Santa Sede ha riferito che il colloquio avvenuto tra Vance, Parolin e il Monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, si è svolto in maniera “cordiale“. L’incontro si è focalizzato su uno scambio di opinioni sulla situazione internazionale, con una particolare attenzione nei confronti dei Paesi segnati dalla guerra, da tensioni politiche e da difficili situazioni umanitarie.
Un focus anche sulle migrazioni, tematica scottante nel rapporto tra Usa e Vaticano, oltre che sulla situazione internazionale dei rifugiati e dei prigionieri. È stato poi “espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti tra la Santa Sede e gli Stati Uniti d’America“, come riporta il comunicato della Santa Sede, oltre ad essere stato confermato il “comune impegno nel proteggere il diritto alla libertà religiosa e di coscienza“.
Il numero due della Casa Bianca, JD Vance, continua a godersi il suo soggiorno romano. Atterrato ieri nella Capitale, con al seguito moglie e tre figli, il vicepresidente degli Stati Uniti cerca un equilibrio tra gli impegni istituzionali e lo svago e il relax con la sua famiglia. La giornata di ieri è stato un turbinio di esperienze, tra l’incontro con il premier Meloni a Palazzo Chigi e la visita a San Pietro, per la Messa del Venerdì Santo, e a Castel Sant’Angelo, in compagnia del ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
Il contrastante rapporto tra JD Vance e la Chiesa cattolica
C’è però da considerare il rapporto burrascoso tra JD Vance e la Chiesa Cattolica. Il vicepresidente è un fervente cattolico, convertito però solo nel 2021. Da quel momento, avrebbe iniziato ad inviare messaggi contrastanti nei confronti del Vaticano. Nel 2021, Vance accusò Papa Francesco di aver commesso un errore decidendo di limitare l’utilizzo della Messa in latino, parlando di una “restrizione sbagliata“. Inoltre, il braccio destro di Trump avrebbe tentato di giustificare la deportazione degli immigrati presenti sul suolo Usa sfruttando il concetto dell'”ordo amoris“, che prevede che l’amore e la compassione siano prima rivolti alla propria famiglia e ai concittadini e solo dopo agli stranieri.
Un concetto che fu rifiutato dal Pontefice, il quale rispose sostenendo che questa interpretazione non sarebbe corretta, in quanto l’amore cristiano deve essere universale ed inclusivo. Nell’ultimo periodo, comunque, sembrerebbe che i rapporti tra Vance e la Chiesa cattolica si siano distesi, come dimostra il messaggio inviato dal vicepresidente al Pontefice nel corso del suo ricovero al policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale.
Gli impegni di ieri del vicepresidente Usa
Subito dopo l’arrivo a Roma, la famiglia Vance è arrivata alla residenza dell’ambasciatore Usa, nel quartiere Parioli dalla Capitale, zona blindata per garantire la sicurezza degli ospiti che stanno trascorrendo lì il soggiorno in Italia. Subito dopo, JD Vance è giunto a Palazzo Chigi per incontrare il premier, Giorgia Meloni, con cui ha trascorso circa 2 ore. I due avrebbero discusso di dazi, di opportunità economiche e dei temi che lo scorso giovedì Meloni ha affrontato con il Presidente Trump nella casa Bianca. Al bilaterale ha poi fatto seguito un pranzo di lavoro con i vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini.
Nel pomeriggio, la famiglia Vance al completo è giunta nella Basilica di San Pietro per partecipare alla celebrazione della Passione del Signore. Il vicepresidente è stato immortalato durante il rito mentre teneva in braccio sua figlia. “Grato ogni giorno per questo lavoro, ma in particolare oggi, quando i miei doveri ufficiali mi hanno portato a Roma il Venerdì Santo“, ha poi scritto su X, dicendosi soddisfatto delle possibilità a lui garantite.
Subito dopo, i cinque si sono diretti verso Castel Sant’Angelo dove hanno potuto godere delle bellezze di Roma in compagnia del ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Oggi, invece, è prevista una vista al Colosseo, di cui però non è stato specificato l’orario.
