Il sondaggio: Draghi bis? Il 67% degli italiani dice di no

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L’idea di una replica del governo con l’attuale capo del Consiglio dei ministri spaventa oltre due terzi degli intervistati. Sul referendum l’analisi effettuata da Termometro Politico mostra un crescente disinteressamento del popolo verso i temi della politica

Se l’Italia oggi andasse verso elezioni amministrative, eleggerebbe un nuovo governo Draghi? Secondo un sondaggio condotto da Termometro Politico l’esito è netto: il 67% degli intervistati direbbe no a un secondo mandato con a capo l’attuale presidente del Consiglio

A volere Draghi a comando di Palazzo Chigi ci sarebbe solo un timido 16% degli intervistati, mentre il 14,3% è favorevole a patto che ci sia una chiara maggioranza che lo sostenga in Parlamento. 

Per la prima volta dall’inizio del suo governo, il premier raccoglie un indice di gradimento inferiore al 40%.  

Dai risultati pubblicati, il partito più gradito agli italiani è Fratelli d’Italia, seguito dai dem, ma scendono Lega e Movimento 5 Stelle. Posizioni stabili, invece per, Forza Italia, Azione e Più Europa, ma anche Italexit e Verdi. Chiudono la classifica Italia Viva e Partito comunista. 

La statistica settimanale, effettuata tra il 14 e il 16 giugno, tocca anche il referendum sulla giustizia e la scarsa affluenza registrata, sui quali gli italiani hanno opinioni piuttosto divergenti. Per il 29,5% è stato il sistema mediatico e politico a boicottare l’ottenimento del quorum, mentre una porzione del 26% degli intervistati è convinto che i quesiti presentati fossero troppo difficili e tecnici per coinvolgere una buona parte di elettorato. Un quinto degli italiani a cui il sondaggio è stato sottoposto dichiara di aver compreso i quesiti e di aver cercato di ostacolare la loro approvazione, ma il dato più allarmante è quella porzione che tende  a giustificare l’astensionismo con la disillusione politica e la scarsa fiducia nei confronti delle istituzioni (circa il 23,7%). 

La guerra? L’Ucraina dovrebbe cedere territori

Sulla geopolitica di guerra, gran parte degli italiani pensa che il governo debba consigliare all’Ucraina di accettare la cessioni delle porzioni di territorio conquistate ai russi, ma allo stesso tempo c’è una buona parte vicina al 50% che riconosce che proprio le concessioni possano creare un pericoloso precedente. 

Infine, c’è il 17,3% che crede che gli affari di guerra debbano essere risolti internamente fra le due nazioni coinvolte, senza il supporto degli altri Paesi.

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