La riunione dell’esecutivo in Calabria annunciata dalla premier dopo il naufragio di migranti non è la prima nella storia della politica moderna
Il primo consiglio dei ministri in esterna per l’esecutivo Meloni, non certo il primo per la politica moderna. L’ultimo, quattro anni fa, proprio in Calabria: era il 18 aprile 2019 quando il premier Giuseppe Conte si sedette nella sala riunioni della prefettura di Reggio Calabria. E nei prossimi giorni ecco che la squadra della Meloni si appresta a tornare in Calabria, stavolta a Cutro.
La data del consiglio a Cutro
Ancora non c’è una scelta fissata per il giorno del Cdm. Prima di Conte, Romano Prodi, l’11 gennaio 2007, per la prima volta nella storia della Repubblica, riunì il Consiglio dei ministri lontano dalla capitale, a Caserta. Dal 1961, data che vide Palazzo Chigi come sede del governo, poche altre volte premier e ministri hanno dovuto spostarsi per seguire un Cdm. Nel 2008, nel pieno dell’emergenza rifiuti a Napoli, Berlusconi decise di inaugurare una serie di riunioni di Governo nel capoluogo partenopeo. Il 23 aprile 2009 poi, a seguito del terremoto che sconvolse il centro Italia, il Consiglio dei ministri tornò a riunirsi fuori Roma, all’Aquila, per dare il via libera al decreto legge per stanziare le risorse in favore delle zone terremotate dell’Abruzzo e per spostare la sede del G8 dalla Maddalena al capoluogo abruzzese.
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