Il presidente della Repubblica inaugura i lavori della seconda edizione di Coopera, la conferenza nazionale per lo sviluppo convocata a Roma: «Non esistono soluzioni locali a sfide globali»
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inaugura con un discorso i lavori della Coopera 2022, la conferenza nazionale per lo sviluppo, convocata a Roma: «Il conflitto scatenato da Mosca per anacronistiche velleità di potenza richiede una risposta netta, unitaria e solidale, al fine di giungere al ripristino delle condizioni di pace».
«Le grandi crisi internazionali, dalla pandemia all’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa, stanno drammaticamente riducendo, se non azzerando, risorse designabili ad affrontare le grandi questioni dalla cui soluzione dipende la sopravvivenza dell’umanità», afferma il capo di Stato nel suo discorso inaugurale per i lavori di Coopera 2022.
«Siamo responsabili del nostro ruolo, grazie a radici profonde nel tessuto del nostro Paese, e sensibili alle sfide collettive. Con la guerra non ci può essere sviluppo ed è ancora più evidente che senza sviluppo non c’è pace né stabilità», continua Mattarella facendo riferimento al conflitto in Ucraina e alle crisi alimentari e politiche.
L’impegno per Agenda 2030
Il capo di Stato ricorda l’esigenza di costruire orizzonti di pace per la stabilità e il progresso comuni: «La politica italiana è saldamente ancorata all’Agenda 2030 e l’ultimo punto dei 17 chiama tutti i Paesi a un impegno dei governi pari almeno allo 0,70% del reddito nazionale lordo».
«L’approccio della Repubblica alle grandi questioni globali è fondato su un multilateralismo efficace, capace di elaborare al livello internazionale risposte tempestive, coordinate, lungimiranti. Trova radice in questa convinzione la scelta del finanziamento alle missioni delle grandi organizzazioni internazionali, a partire dalle agenzie delle Nazioni Unite. Un contribuito di primaria importanza lo reca l’Unione Europea – continua Mattarella – Le nostre politiche di cooperazione sono concepite e attuate in maniera tale da assicurare piena sinergia con le iniziative promosse in questo delicato ambito dalle Istituzioni comuni. L’Unione e i suoi Stati Membri sono il maggiore donatore di assistenza e cooperazione e uno dei principali attori in materia di sviluppo a livello mondiale. La rilevanza dell’azione europea congiunta, capace di proiettarsi nei cinque continenti, deve vederci consapevoli del nostro ruolo, delle nostre responsabilità, del nostro potenziale. Non esistono soluzioni locali a sfide globali».
Migrazione, Mattarella: «Il loro lavoro ci aiuta»
Nel discorso per il via a Coopera 2022, il presidente Mattarella prende posizione sul tema dell’immigrazione: «Il lavoro degli immigrati genera ricadute positive nel funzionamento del nostro sistema produttivo e di welfare e, insieme, contribuisce allo sviluppo dei Paesi di origine».
Il capo di Stato precisa che le rimesse generate nel mondo verso i Paesi a basso e medio reddito assommano a circa 550 miliardi di euro: «Da queste esperienze deriva anche il successo di iniziative imprenditoriali, avviate da esponenti di questa diaspora nei rispettivi paesi di origine».