Le famiglie Orlandi e Gregori stanno cercando ancora risposte. Stamattina è arrivato l’ok definitivo al Senato sulla proposta di legge del Movimento 5 Stelle per l’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.
Le parole di Pietro Orlandi
“Sono contento, aspettavo con fiducia questa notizia. Questa commissione potrà fare tantissimo. Sono convinto che arriveremo alla verità, non potrà essere occultata per sempre. Ringrazio i senatori che hanno votato la Commissione. Questa Commissione potrà fare tanto, più di quanto può fare l’inchiesta vaticana” afferma il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi.
Caso Orlandi: le reazione dalla politica
Immediata la reazione di Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, che in un post su Facebook afferma: “Oggi si scrive una pagina di storia del nostro Paese. Quando ho avanzato la proposta di istituire questa commissione l’ho fatto nella piena convinzione che il silenzio che ha riguardato le vicende di Emanuela e Mirella non fosse più accettabile. Ora è il momento di verità e giustizia“.
Su X, approda anche il commento di Carlo Calenda, leader di Azione che scrive: “Ci siamo battuti con forza per avere la Commissione bicamerale di inchiesta sui casi di Emanuela ORLANDI e Mirella Gregori. Oggi inizia un percorso nuovo che deve portare finalmente alla verità. Lo dobbiamo alle famiglie e lo dobbiamo alla giustizia“.
Alla luce della notizia sulla commissione d’inchiesta per il caso che da 40 anni affligge due famiglie, il senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto dichiara: “Il pubblico interesse nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, chiesto dall’articolo 82 della Costituzione per l’istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare, è fuori discussione. La vicenda è entrata in qualche modo persino nella nostra cultura popolare e rientra a pieno titolo nei misteri italiani, e quindi una commissione ha certamente senso. Temo però che scovare nuovi elementi sarà un lavoro assai difficile, un compito impegnativo, perché sono oggettivamente passati 40 anni“.
Di parere discordante è invece il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che commenta: “Io ho dei dubbi fortissimi sulla ricerca della verità ma la posizione di Forza Italia è molto laica: si
ricerchi, ovviamente non siamo contrari alla ricerca della verità. L’aggressione mediatica ai santi che già ho visto su La7 non sono disposto a tollerarla e lo dico con chiarezza assoluta. Cerchiamo la verità, non il teatrino“.
Caso Orlandi, i familiari: “Non toglieteci questa speranza”
Il voto atteso al Senato rappresenta una speranza concreta per capire le dinamiche di quanto accaduto alle due ragazze. Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella, la figlia quindicenne di un barista in zona Termini scomparsa il 7 maggio 1983, un mese e mezzo prima di Emanuela Orlandi, parla a La storia oscura, su Radio Cusano Campus: “Mi auguro che stavolta la commissione parta veramente e che non ci siano altri slittamenti. Le famiglie aspettano questo da tempo, perché è davvero importante per noi“.
“Io non so a cosa porteranno i lavori di questa Commissione visto che sono passati più di 40 anni, però, non devono toglierci almeno questa speranza. Non possono lasciare in sospeso queste vicende” riporta Il Fatto Quotidiano.
L’auspicio della Gregori è quello che i deputati e senatori partano dal principio della vicenda, in vista delle poche indagini fatte in precedenza. “Non credo affatto che il caso di Mirella sia penalizzato rispetto a quello di Emanuela, perché le due vicende non viaggiano insieme e quindi comportano due distinte indagini, altrimenti questa commissione sarebbe inutile. Peraltro Mirella è scomparsa prima di Emanuela e quindi ci interessano i 45 giorni prima della sparizione di Emanuela” afferma.