Caso Orlandi, il sì del Senato: è giunto il momento della Verità?

Il Senato ha approvato il ddl per la commissione d’inchiesta sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Laura Sgrò: “finalmente chiarezza”

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Si è sbloccato lo stallo in cui si era arenato il Senato per il vaglio della bicamerale d’inchiesta che indagherà sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le due quindicenni scomparse nel 1983. Ieri il ddl è stato approvato all’unanimità da parte della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. La Commissione ha dato mandato al relatore Andrea Priamo (FdI) di riferire in Aula. Ora al testo manca solo il voto favorevole dell’Assemblea del Senato.

Emanuela Orlandi, le reazioni dei familiari e della politica

Alla notizia dell’istituzione della bicamerale d’inchiesta, l’avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi, ha fatto sapere che i familiari sono molto contenti di quanto accaduto in Senato, dove è stata data prova di “volere chiarezza e trasparenza” sulla vicenda. “Adesso occorre andare subito in aula” – ha aggiunto poi a nome della famiglia Orlandi.

Emanuela Orlandi
Il sit-in a Roma per Emanuela Orlandi

Necessità, quella di un’immediata calendarizzazione, espressa anche dalle opposizioni. Davide Parrini (Pd), vicepresidente della commissione Affari sociali, ha ricordato la dura prova di queste settimane: “Il timore era quello che ci fosse in atto un tentativo di ostacolare la verità, ma per fortuna non è andata così”.

Dalla maggioranza, invece, Alberto Balboni spiega che le audizioni ulteriori sono state necessarie per via della presenza di già due indagini in corso sulla vicenda, quella della procura romana e quella portata avanti dalla magistratura vaticana. “Non abbiamo voluto insabbiare nulla, come qualcuno invece ci accusa. Le audizioni ulteriori erano necessarie” – ha detto il senatore FdI.

Emanuela Orlandi, l’intervento di Papa Francesco

Durante l’Angelus di domenica scorsa il Pontefice aveva espresso delle parole in merito ai 40 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, esprimendo solidarietà per la famiglia. Quella che ad alcuni partecipanti del sit-in di Pietro Orlandi è sembrata una mancata presa di posizione, potrebbe invece aver avuto un certo peso nella decisione presa dal Senato. Il solo fatto che Papa Francesco abbia citato Emanuela è stato un segnale positivo verso la ricerca di verità che da 40 anni i familiari stanno inseguendo, finora invano.

A breve le inchieste sui casi Orlandi e Gregori saranno tre e le ricerche del Parlamento si affiancheranno a quelle della procura romana e vaticana.

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