Il ministro per la Coesione sociale interviene in collegamento video durante il Festival internazionale dell’Economia di Torino
«Non è vero che Forza Italia non è abituata alla dialettica interna, anch’io in passato l’ho animata. Tanto più resterà fedele alla sua vocazione europeista, atlantica, moderata, liberale, tanto più riuscirà a riconquistare consenso e a presentarsi come forza credibile di governo», così il ministro per la Coesione sociale, Mara Carfagna, commenta la posizione del partito di centrodestra durante l’intervento in collegamento video effettuato con il Festival internazionale dell’Economia, a Torino.
Carfagna parla anche del conflitto in Ucraina e del posizionamento di Forza Italia sulle questioni calde inerenti la guerra: «Fanno fede gli atti ufficiali che FI ha sostenuto e votato al Parlamento europeo e a quello italiano e tutti gli atti votati e sostenuti vanno nella direzione di una condanna senza se e senza ma all’aggressione russa in Ucraina e di un sostegno convinto al governo di Kiev che prevede aiuti umanitari, economici ma anche militari».
Al lavoro per la proroga della decontribuzione Sud
Il ministro Carfagna afferma che il governo è al lavoro per ottenere la proroga alla misura di decontribuzione Sud, ovvero l’esonero dei contributi del 30% a carico dei datori di lavoro di cui hanno già beneficiato diverse aziende del Mezzogiorno.
«Questa proroga non si ottiene, come qualcuno vorrebbe far credere, inviando una mail a Bruxelles, ma negoziando seriamente e con rigore come sta facendo a nome del governo italiano il sottosegretario Amendola», prosegue Carfagna.
La norma è stata autorizzata sulla base delle regole approvate in Unione Europea a seguito della pandemia da Covid e che, quindi, poggiava su base legale del “temporary framework”, in scadenza il 30 giugno.
«Dal primo luglio si apre un’altra finestra di opportunità perché l’Europa ha approvato un’altra cornice temporanea legata alla crisi in Ucraina – spiega il ministro – e il governo ha prodotto uno studio molto approfondito che dimostra come le conseguenze che derivano dall’aggressione russa in Ucraina abbiano provocato un pregiudizio per l’intero Paese che ha avuto un più forte impatto nelle aree del Mezzogiorno. Questa cosa ci consente di chiedere l’autorizzazione a prorogare la misura legandola a quest’altra base giuridica».