Gli USA addestrano Taiwan mentre la Cina supera il confine: la guerra sempre più vicina

Le ostilità tra USA e Cina continuano a intensificarsi: l'invio di truppe militari americane a Taiwan per l'addestramento dei soldati dell'isola ha ottenuto come risposta il primo sconfinamento di elicotteri cinesi mai registrato, rendendo maggiormente credibile l'ipotesi dell'inizio di una guerra da parte della Cina per riappropriarsi di quello che considera un suo territorio

4 Min di lettura

Nell’Oceano Pacifico, aerei militari cinesi hanno attraversato il confine di Taiwan, con un totale di 18 velivoli, il numero più alto registrato negli ultimi cinque mesi. La linea mediana dello Stretto di Taiwan rappresenta una frontiera di fatto che fino ad ora è stata sempre rispettata, ma questo atto di sconfinamento potrebbe indicare l’avvicinarsi della crisi definitiva nei rapporti tra le due nazioni.

Gli Stati Uniti, nel frattempo, mantengono una politica di ambiguità strategica nei confronti di Taiwan: sebbene abbiano riconosciuto il governo di Pechino e accettato il principio di “Una sola Cina” nel 1979, continuano a proteggere politicamente l’isola democratica e a fornirle supporto militare. Tuttavia, non è chiaro se gli Stati Uniti sarebbero disposti ad intervenire direttamente in caso di un attacco cinese a Taiwan: un conto è fraternizzare con uno stato minacciato di guerra, un altro è entrare apertamente in conflitto con la Cina

Un supporto militare USA per dissuadere la Cina

Il Pentagono ha recentemente intensificato la sua presenza nella regione dello Stretto di Taiwan, inviando i Berretti Verdi americani a Kinmen e Penghu, un gruppo di isolette strategicamente posizionate tra tre e dieci chilometri al largo della costa cinese. Queste isole sono considerate il primo obiettivo in un potenziale tentativo di sbarco cinese, e la missione dei Green Berets è addestrare le forze taiwanesi a resistere, impiegando tattiche di guerriglia per impegnare gli invasori in uno scontro prolungato e sanguinoso.

La missione dei Green Berets è stata autorizzata dal National Defense Authorization Act votato dal congresso di Washington alla fine del 2022. Secondo le informazioni diffuse a Taipei, tre squadre di Green Berets sono state installate nelle basi del 101° Battaglione anfibio taiwanese, posizionate strategicamente a Kinmen e Penghu. Queste due serie di isole sono considerate la prima e la seconda linea della difesa avanzata nello Stretto di Taiwan.

Gli analisti militari ritengono che qualunque piano di invasione cinese dovrebbe partire con l’occupazione di questi due avamposti fortificati, pertanto il dispiegamento dei Berretti Verdi è cruciale per fornire un’ulteriore deterrenza contro l’eventuale aggressione. L’invio dei Black Hornet Nano, droni tascabili per la ricognizione e la sorveglianza del campo di battaglia, dimostra ulteriormente l’impegno degli Stati Uniti a garantire la sicurezza di Taiwan.

Il colonnello Martin Meiners del Pentagono ha commentato la missione dei Berretti Verdi con una risposta cauta, confermando l’impegno degli Stati Uniti per la difesa di Taiwan contro la minaccia rappresentata dalla Repubblica popolare cinese. Questo rafforzamento della presenza militare degli Stati Uniti nella regione mirerebbe non solo a dissuadere la Cina da un’azione militare, ma anche a sostenere la stabilità e la sicurezza nell’Asia orientale.

L’America prende posizione a supporto di Taiwan

Al contrario di Gaza, il governo americano ha infine deciso di smettere di tenere un piede in due scarpe e sbilanciarsi dalla parte del popolo sotto assedio. Nonostante un’aperta ostilità contro Pechino non sarebbe decisamente negli interessi degli USA, ad oggi l’indipendenza di Taiwan frutta molto bene agli americani, soprattutto dopo la firma dell’accordo sul commercio del 2023. Inoltre, nonostante la continua espansione di aziende americane e giapponesi, Taiwan continua ad essere il principale produttore ed esportatore di microprocessori al mondo, e qualora il governo cinese dovesse riassorbirne il territorio, otterrebbe un forte vantaggio economico sul mercato mondiale, indebolendo la posizione degli USA.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo