La leader finlandese visita le città distrutte dagli attacchi dei russi in compagnia di Zelensky. Il presidente ucraino ringrazia per gli aiuti inviati
Visita a sorpresa di Sanna Marin, nella giornata del 26 maggio, nelle città ucraine devastate dai bombardamenti e gli attacchi dell’esercito russo. Bucha e Irpin sono state le mete del suo viaggio, accompagnata dal leader di Kiev, Volodymyr Zelensky.
Con il giubbotto antiproiettile e scortata dai militari, la premier della Finlandia passeggia lungo le strade della città di fronte ai fotografi. Di fronte alle macerie lasciate dall’invasione del 24 febbraio, Marin si commuove.
«Adesso è evidente che il dibattito in Finlandia sull’adesione alla Nato cambierà», commenta per poi essere ringraziata da Zelensky per gli aiuti inviati dal popolo finlandese.
La visita di Sanna Marin in Ucraina, a differenza di quelle degli altri politici, assume una rilevanza importante. Dall’invasione russa in Ucraina, la Finlandia, insieme alla vicina Svezia, chiedono a gran voce l’ingresso alla Nato, spingendo anche per una valutazione veloce, che oltrepassi i regolari tempi di ammissione. La giustificazione data dalle Nazioni del Nord Europa è la troppa vicinanza alla Russia e il timore che anch’esse possano un giorno essere vittime delle mire espansionistiche sovietiche.
Sanna Marin, giovane donna al capo del governo di Helsinki eletta nel 2019, era già una forte sostenitrice dell’ingresso nel patto transatlantico, ma la spinta geopolitica data dopo il 24 febbraio ha reso questa sua convinzione sempre maggiore.