Sugli account social della Casa Bianca è comparsa nelle scorse ore un’immagine che sta facendo discutere: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è ritratto nei panni del pontefice. Seduto sul trono, il tycoon indossa l’abito talare e siede su un trono dorato, mentre con un volto austero porge in avanti la mano in segno di benedizione, con l’indice verso l’alto.
L’immagine, creata con l’intelligenza artificiale, è stata pubblicata sugli account ufficiali e anche su Truth, il social del presidente, senza allegare alcuna descrizione o commento, diventando tuttavia virale in pochissimo tempo. Proprio alla vigilia del conclave, che dopo la morte di papa Francesco eleggerà in Vaticano il nuovo pontefice, Trump sceglie di diffondere questa foto con cui, tra l’ironia e il semiserio, si candida come prossimo papa.
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I detrattori del tycoon e molto analisti definiscono le gesta trumpiane come una “megalomania patologica” sconfinante nel “delirio di onnipotenza”, o nel “culto della personalità”. Ma, che The Donald avesse un ego piuttosto smisurato si sapeva da tempo.
Trump: “Mi piacerebbe essere papa”
L’immagine del presidente Usa in veste papale arriva quasi a coronamento delle sue recenti dichiarazioni, in cui aveva scherzato sul fatto che diventare papa non gli sarebbe dispiaciuto affatto. “Mi piacerebbe essere Papa. Sarebbe la mia prima scelta“, ha risposto ai giornalisti che gli avevano chiesto chi secondo lui sarebbe salito al soglio pontificio dopo il prossimo conclave.
“Penso che sarei un grande papa“, ha aggiunto, “Nessuno lo farebbe meglio di me”. Il presidente ha poi continuato senza avanzare ipotesi sul prossimo papa, limitandosi ad aggiungere che ci sarebbe però “un cardinale a New York che potrebbe fare il lavoro”. In molti hanno letto in questa frase un riferimento al cardinale e arcivescovo di New York Timothy Dolan, particolarmente apprezzato fra i conservatori e i tradizionalisti, che fra l’altro ha anche guidato la preghiera durante la cerimonia di insediamento di Trump, lo scorso gennaio.
I vescovi di NY insorgono
Presa di posizione della New York State Catholic Conference, che rappresenta i vescovi dell’Empire State, contro la foto di Papa Trump. “Non è mai appropriato ridicolizzare o deridere il papato“, ha denunciato Dennis Poust, direttore esecutivo della Conferenza Cattolica dello Stato di New York, sottolineando che l’anti-cattolicesimo americano ha una lunga storia di attacchi al papato. Sebbene il Presidente non intendesse insultare la Chiesa cattolica, ha ammonito Poust, il suo post “è comunque offensivo. Spero che si penta di averlo pubblicato“.
Molti la trovano irriverente e blasfema, in Usa ma anche in Italia, come il leader di Italia Viva, Matteo Renzi ed altri esponenti dell’opposizione. Ma forse il tycoon dirà che è solo uno scherzo, perché ormai ha abituato il mondo al fatto che lui scavalca ogni regola, convenienza, e ovviamente il politicamente corretto.
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