Ucraina e Stati Uniti potrebbero firmare oggi l’accordo sulle terre rare. Lo riporta Rbc-Ucraina, confermando che la vice prima ministra Yulia Svyrydenko si trova attualmente a Washington e al momento si starebbe lavorando per concordare i dettagli tecnici definitivi del documento. Si tratterebbe della conclusione di una questione che ormai prosegue da diversi mesi. Lo scorso febbraio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva raggiunto alla Casa Bianca il suo omologo statunitense, Donald Trump, proprio per discutere del tema.
I due, nel corso della conferenza stampa nello studio ovale avevano però dato inizio ad una dura discussione che si era dunque conclusa con un nulla di fatto e con il ritorno del leader di Kiev in patria senza che avesse firmato alcun documento. Secondo quanto si apprende, sembra che il governo ucraino possa firmare oggi anche un accordo di cooperazione economica con gli Usa. Kiev sembra pronta a firmare l’intesa, mentre non è ancora chiara la posizione di Washington.
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Nelle scorse settimane, il presidente Trump ha dichiarato di volere le terre rare dell’Ucraina come condizione per un ulteriore sostegno a Kiev nella guerra in corso, ma sembrerebbe che l’Ucraina abbia introdotto nuove disposizioni nell’accordo, con l’obiettivo di rispondere alle preoccupazioni iniziali secondo cui la bozza originaria, presentata a marzo dagli Usa, avrebbe favorito in modo sproporzionato Washington. Da quel momento, quindi, i colloqui e le trattative tra i due Paesi non si sono mai interrotti.
Sembrerebbe, però, che le difficoltà si siano concluse e che ora i due Paesi possano finalmente raggiungere l’intesa. Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, ha sostenuto che “entro le prossime 24 ore l’accordo sarà firmato“, ma solo nel caso in cui tutti i dettagli siano effettivamente definiti. Inoltre, il premier di Kiev ha chiarito che l’accordo può essere considerato “paritario” e soprattutto “mirato a investimenti congiunti per lo sviluppo e la ricostruzione dell’Ucraina“.
L’intesa sulle terre rare tra Usa e Ucraina: cosa contiene
Oltre a questa intesa, secondo il primo ministro sarà necessario firmare anche altri due accordi tecnici riguardanti il Fondo di Investimento e al suo finanziamento. Questo Fondo sarà basato su una distribuzione paritaria al 50/50 delle quote di gestione e di contributi, ma gli Stati Uniti potranno contare i nuovi aiuti militari come tipi di contributi. Kiev invece manterrà il controllo su tutte le risorse e parteciperà al Fondo con nuove licenze e nuovi proventi da affitti minerari.
Secondo quanto si apprende, il Fondo investirà per 10 anni nello sviluppo e nella ricostruzione dell’Ucraina, sia con investimenti in conto capitale per la creazione di imprese, sia tramite accordi di acquisto di prodotti ucraini, mentre in futuro i proventi potranno essere ridistribuiti tramite accordi di acquisto di prodotti ucraini. Gli Usa, inoltre, si impegnano a coinvolgere altri partner internazionali e il settore privato per il sostegno del Fondo.
I possibili dubbi sull’intesa riguardante le terre rare
Il Financial Times avrebbe però riportato la presenza di alcuni “ostacoli dell’ultimo minuto“, dovuti a una disputa nata dopo i negoziati di ieri e che potrebbe mettere in dubbio l’accordo. Gli Usa, infatti, pretendono che Kiev firmi sia l’accordo quadro che l’accordo dettagliato sul Fondo, mentre l’Ucraina vorrebbe rivedere i termini concordati. Inoltre, la Nazione di Zelensky non può firmare l’accordo sul fondo in quanto questo deve essere prima ratificato in Parlamento.
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