Questa notte in Perù si è verificata una maxi scossa di terremoto di magnitudo 7.2 a pochi chilometri dalla costa. Questa potrebbe portare a delle conseguenze gravi nel paese causando uno tsunami con onde alte fino a 3 metri.
Perù, il terremoto
La scossa è avvenuta intorno a mezzanotte e mezza ora locale (ora italiana sette e mezza). Per l’Istituto geofisico statunitense Usgs l’epicentro è stato nell’oceano Pacifico, a 8 km a ovest di Atiquipa, nel sud del Perù, a 600 km dalla capitale Lima. La scossa si è verificata a una profondità di 28 km. La popolazione ha avvertito in modo chiaro e definito il terremoto, soprattutto quella in provincia di Caravelí, come mostrano le tante testimonianze sui social media. Adesso è allerta tsunami. Inizialmente il Centro di allerta tsunami del Pacifico aveva escluso una possibile minaccia di maremoti, poi si è ricreduto e in un secondo avviso avverte di onde alte fino a 3 metri lungo le coste peruviane.
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Per ora non si è registrata fortunatamente nessuna vittima e sono stati evacuati i residenti in 2 località costiere, Lomas e Chalas. I media riportano che all’ingresso del distretto di Huanuhuanu alcuni massi sono caduti sul ponte San Andrés. La circolazione è interrotta. Stessa cosa è accaduta nel distretto di Mariano Nicolas Valcárcel, dove le frane hanno bloccato le strade nella zona mineraria di Secocha. L’Usgs segnala che dopo la prima forte scossa se ne sono verificate altre due di 4.4 e 4.7.
Il Perù si trova sulla cintura del fuoco del Pacifico, un’area di intensa attività sismica di circa 40 mila km che ingloba la costa occidentale delle Americhe, dall’Alaska al Cile, e l’Asia orientale, dal Giappone alla Nuova Zelanda. È un’area composta da lunghissime faglie in corrispondenza di placche tettoniche in movimento tra loro. Per questo è normale assistere a terremoti anche gravi nei paesi che caratterizzano la zona.
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