La pericolosa diffusione dell’infezione pertosse ha rialzato i livelli di allarme in Inghilterra. Da inizio anno, sul territorio britannico sono stati 3000 i contagi, principalmente tra bambini sotto i cinque anni, ovvero la fascia di popolazione più colpita dalla patologia. Di questi, cinque bambini hanno purtroppo perso la vita a causa della pertosse, “una malattia infettiva di origine batterica molto contagiosa, causata dal batterio Bordetella pertussis“, come descritta dall’Istituto Superiore di Sanità.
L’ultimo anno a registrare contagi record è stato il 2016, con quasi 6.000 infetti. Si teme, quindi, che nel 2024 ci possa essere un’altra ondata importante di contagi. È noto che la diffusione dell’infezione raggiunga l’apice ogni 3-5 anni e che sia molto pericolosa per i neonati e bambini piccoli.
L’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria (UKhsa) aveva già previsto un innalzamento dei contagi, perché si registrano sempre meno vaccinati tra donne incinte e bambini e perché la malattia non si è diffusa molto durante gli anni del Covid, grazie al lockdown generale. Una delle indicazioni dall’agenzia è quella di provvedere subito alla vaccinazione nel caso non sia già stato fatto. La dottoressa Gayatri Amirthalingam della UKhsa ha dichiarato: “La vaccinazione rimane la migliore difesa contro la pertosse ed è fondamentale che le donne incinte e i neonati ricevano i vaccini al momento giusto. La tosse convulsa può colpire persone di tutte le età, ma per i bambini molto piccoli può essere estremamente grave “.
I sintomi della malattia sono inizialmente simili a quelli del raffreddore, per poi peggiorare col passare dei giorni. La pertosse provoca attacchi di tosse che durano pochi minuti e peggiorano durante la notte, tanto che nei bambini possono portare alla difficoltà a respirare. La diffusione della malattia avviene con tosse e starnuti e la cura prevede l’assunzione di antibiotici. Nonostante i bambini piccoli siano la fascia più a rischio, anche gli anziani e gli adulti con patologie possono essere gravemente colpiti.
Pertosse in Europa
L’European Centre for Diseases control and prevention (ECDC) ha realizzato un report nel quale è stato riscontrato un numero elevato di casi di pertosse in tutto il continente. Tra il 2023 e aprile 2024, infatti, in Europa ci sono stati quasi 60.000 contagi, un aumento di 10 volte rispetto al 2022 e 2021. In Italia l’incidenza della malattia a marzo 2024 era pari a 9,9 casi per un milione di abitanti, mentre in Austria era di 127, i Danimarca 63 e in Germania 11,5. L’ECDC ha invitato le autorità sanitarie pubbliche a rendere più forti i programmi di vaccinazione sia per i bambini che per le donne incinte.
La commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides ha affermato che “l’aumento del numero di casi di pertosse in tutta Europa dimostra la necessità di essere vigili. È una malattia grave, soprattutto nei neonati. Abbiamo vaccini sicuri ed efficaci che possono prevenirla. La vaccinazione è il nostro strumento chiave per contribuire a salvare vite umane e impedire che la malattia si diffonda ulteriormente”.
Il direttore dell’ECDC Andrea Ammon, dichiara che per affrontare la diffusione della pertosse “è essenziale ricordare le vite in gioco, soprattutto quelle dei nostri piccoli. I vaccini contro la pertosse si sono dimostrati sicuri ed efficaci e ogni azione che intraprendiamo oggi modella la salute di domani. Abbiamo la responsabilità, come genitori o come operatori sanitari pubblici, di proteggere il gruppo più vulnerabile dall’impatto mortale di questa malattia”.