Oxford, proteste pro-Gaza nell’ateneo: Sunak convoca i dirigenti

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Le proteste pro-Gaza nelle università sono arrivate anche nel Regno Unito. Le università di Oxford e Cambridge sono infatti diventate teatro di varie manifestazioni da parte degli studenti, che continuano a chiedere il cessate il fuoco in Palestina e soprattutto la conclusione degli accordi tra le università israeliane e quelle britanniche.

Circa 40 tende sono state piantate fuori dal King’s College, uno dei campus dell’università di Cambridge e altre sono invece state posizionate dai manifestanti fuori dal museo di storia naturale di Oxford, dove sono state drappeggiate anche alcune bandiere palestinesi. Questi sono stati definiti “accampamenti di solidarietà per Gaza“, ma sono stati visti di buon occhio dalle autorità inglesi.

Il primo ministro Rishi Sunak, infatti, ha deciso di convocare i dirigenti delle due università inglesi per trattare della questione. Sembrerebbe che il premier non sia affatto soddisfatto di come la questione sia stata gestita, soprattutto per quanto riguarda le numerose svolte antisemite che sono state registrate nei due atenei.

Convocati i dirigenti delle università di Oxford e Cambridge

A seguito delle ultime evoluzioni delle proteste pro-pal negli atenei britannici, i responsabili universitari sono stati convocati dal primo ministro a Downey Street. Il governo inglese, infatti, sarebbe infuriato perché la dirigenza degli atenei non sarebbe riuscita a reprimere le proteste anti-semite. Secondo Rishi Sunak, infatti, ci sarebbe stato un aumento “inaccettabile” dell’antisemitismo nei vari campus inglesi, che sarebbero diventati luoghi non più sicuri per gli studenti ebrei.

Un portavoce del primo ministro, poi, avrebbe dichiarato che Sunak vorrebbe che i dirigenti universitari adottino “azioni forti” per affrontare le dirompenti e numerose proteste nei campus. Non si può non pensare, quindi, alle violente repressioni avvenute nei campus statunitensi, in cui centinaia di studenti sono stati arrestati durante le proteste.

Le due sezioni di Cambridge e Oxford dell’Unione delle Università e dei Collegi hanno espresso il loro sostegno agli accampati con una dichiarazione: “Chiediamo a entrambe le università di agire immediatamente in risposta agli appelli del personale e degli studenti di porre fine agli investimenti e alla collaborazione con aziende o istituzioni accademiche che finanziano e forniscono armi a Israele“.

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