Il primo ministro olandese Mark Rutte sta per succedere all’attuale segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha infatti annunciato il ritiro della sua candidatura, informando gli alleati dell’Alleanza Atlantica che sosterrà il primo ministro dell’Olanda.
I 32 Stati membri oggi hanno quindi nominato Rutte nuovo Segretario Generale. Il primo ministro assumerà la carica dal prossimo 1 ottobre. “Si tratta di un grande onore poter essere nominato Segretario della Nato” ha sostenuto il 57enne, sottolineando che questa è “una responsabilità che non prendo alla leggera” e che è “grato a tutti gli alleati per aver riposto la loro fiducia” in lui.
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Stoltenberg: “So di lasciare la Nato in buone mani“
“Accolgo con grande favore la scelta degli alleati Nato di Mark Rutte come mio successore” ha sostenuto Jens Stoltenberg, presidente uscente della Nato, aggiungendo: “Mark è un vero transatlantico, un leader forte e un costruttore di consenso. Gli auguro di avere successo mentre continuiamo a rafforzare la Nato. So di lasciarla in buone mani“.
Gli auguri di Stoltenberg sono stati seguiti da quelli Ursula Von der Leyen, che ha scritto su X: “Congratulazioni caro Mark Rutte, per essere stato eletto nuovo segretario generale della Nato. La tua leadership ed esperienza saranno cruciali per l’Alleanza durante questi tempi difficili“. La presidente si è poi detta ansiosa di collaborare con l’olandese in futuro.
Nato: chi è Mark Rutte
Mark Rutte appartiene al Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD) ed è ministro-presidente dei Paesi Bassi dal 14 ottobre 2010. È stato segretario di Stato per gli affari sociali e l’occupazione dal 2002 al 2004 e segretario di Stato per l’istruzione, la cultura e la scienza dal 2004 al 2006 nei governi I e II di Jan Peter Balkenende. Si dimise da segretario di Stato per divenire leader del gruppo parlamentare del VVD alla Tweede Kamer.
Originario de L’Aia, la città sede dei poteri maggiori dei Paesi Bassi, è divenuto il vero protagonista della politica europea. Rutte segue i principi di orientamento liberale, apertamente pro-mercato e fautore del rigore sui conti pubblici, guida il governo olandese dall’ottobre 2010, risultando il leader continentale più longevo dopo Angela Merkel. I suoi governi hanno avuto il nocciolo duro nel suo Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd).
Rutte ha mediato e tessuto alleanze durature che hanno portato l’Olanda a divenire il terzo polo di influenza dopo Germania e Francia nell’Europa post-Brexit. Il primo ministro ha costruito intorno all’Olanda l’alleanza della Nuova Lega Anseatica, blocco commerciale, patto economico e strumento pressione per portare avanti una linea politica liberista nelle istituzioni di Bruxelles.
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