Il partito repubblicano verso la vittoria ma si aspetta il ballottaggio in Georgia. L’America con il fiato sospeso: a Roma esperti a confronto
A due giorni dal Midterm Elections 2022, i risultati non sono ancora certi. I repubblicani vanno verso la vittoria, ma la prevista “ondata rossa” del Grand Old Party viene stroncata dai dem. I risultati parziali indicano infatti, come la Camera conti ben 209 seggi repubblicani e 191 democratici, mentre al Senato si scopre una situazione molto più equilibrata con 49 a 48 per i conservatori. Il grande ago della bilancia per i democratici sarà quindi, il ballottaggio in Georgia il 6 dicembre.
Midterm election 2022: a snapshot
Queste elezioni di metà mandato hanno avuto un riverbero giunto in tutto il mondo. “L’onda rossa si fa rosa” – così Claudio Pagliara, corrispondente RAI per gli Stati Uniti, ha aperto il suo discorso in occasione dell’evento Midterm elections 2022: a snapshot, tenutosi al Centro degli Studi Americani a Roma. Un incontro che ha visto l’intervento di numerosi giornalisti chiamati a commentare i risultati parziali di queste elezioni.
Questi risultati sono utili per comprendere gli interessi degli elettori a due anni dalle presidenziali. Pagliara ha poi affermato: “E’ andata diversamente da come ci si aspettava ed è un buon segnale poiché quasi tutti i candidati di Trump sono stati battuti”. Gli elettori – dopo due anni – confermano che Biden è il loro presidente, andando a smentire quindi, ciò che Trump aveva sempre sostenuto in merito al sabotaggio delle elezioni del 2020. Ciò porta a constatare il vero perdente di questo midterm: Donald Trump.
Inoltre, lo “tsunami repubblicano” che ci si aspettava – secondo il presidente di Kratesis, Roberto Arditti – è stato in parte impedito dai buoni dati registrati in termini economici. Tali elementi hanno intralciato infatti, la creazione di una campagna elettorale – da parte del Grand Old Party – incentrata su una possibile recessione economica americana.
La grande affluenza degli americani alle urne
Un fattore decisivo – secondo la giornalista RAI, Lucia Annunziata – è stato quello dell’ampia partecipazione degli americani alle urne. Sono stati 45 milioni, i cittadini che hanno votato anticipatamente al giorno del midterm (8 novembre). “Si è registrata un’affluenza ancora maggiore rispetto alle elezioni di due anni fa. C’è voglia di sana e buona politica” ha commentato Mario De Pizzo, giornalista del TG1, che ha poi continuato: “Inevitabile il confronto con l’Italia in termini di affluenza. Il voto anticipato è antibiotico della disaffezione politica cui sono soggetti gli italiani”.