Il segretario nazionale di Azione, Osvaldo Napoli, sulla visita a Kiev della premier: “E’ sempre al minimo sindacale”
“Bene la presidente del Consiglio a Bucha, a Irpin e a Kiev. Una visita a lungo annunciata e doverosamente realizzata. Senza stabilire necessariamente un confronto, non si può negare che aveva un altro impatto quando sul treno preso da Meloni sedevano insieme, un anno fa, Draghi, Macron e Scholz. Erano l’immagine solida di un’Europa unita nella strategia di contrasto a Putin e nel sostegno all’Ucraina. La visita odierna di Meloni corrisponde al minimo sindacale per un governo con la maggioranza oscillante nell’attribuzione delle responsabilità per la guerra in Ucraina”.
L’intervento del segretario nazionale
Lo spiega Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione, che aggiunge: “È su tutto il fronte delle politiche di governo, però, che la presidente del Consiglio si muove con un filo di gas. I continui stop and go, dai balneari ai benzinai, dal rave party al superbonus, ci raccontano di un esecutivo stabile nella sua maggioranza ma non per questo deciso e determinato nella sua strategia. Con ciò confermando che la stabilità non è di per se sinonimo di efficienza e capacità di governo. Meloni non è stata finora in grado di mantenere una sola delle mille promesse fatte in campagna elettorale. Se ora pensa di lucrare nuovi consensi nel campo moderato solo perché accetta di ingranare la retromarcia sui temi usati per bombardare le maggioranze di questi anni, sta sbagliando i suoi conti”.