La decisione della Russia per l’ambasciata e gli uffici consolari. Draghi: «Ma non dobbiamo indebolire i rapporti»
Ventiquattro diplomatici italiani fuori dalla Russia. Anche se la decisione era attesa dopo l’analogo provvedimento preso da Roma, ecco che la mossa di Mosca arriva a raffreddare ancor di più le vie della politica. Una mossa che comunque per Roma «non deve fermare il canale diplomatico» tra i due Paesi.
L’annuncio di Mosca
Contro la Russia, l’Italia ha compiuto «azioni apertamente ostili e immotivate». Così la Russia, riferendosi all’espulsione il mese scorso di 30 diplomatici russi, ha deciso di espellere 24 funzionari italiani dell’ambasciata e degli uffici consolari. Decisione che arriva anche a seguito dello stesso provvedimento preso nei confronti di Francia e Spagna.
La replica di Roma
«E’ un atto ostile ma non bisogna assolutamente interrompere i rapporti diplomatici con la Russia», spiega il presidente del Consiglio Mario Draghi. «Se si arriverà alla pace ci si arriverà attraverso quei canali diplomatici». Un tasto su cui è tornata a battere anche la Farnesina che, pur ribadendo la «ferma condanna per l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione russa», ha chiesto «con forza un immediato cessate il fuoco che porti a negoziati concreti per una soluzione politica e sostenibile del conflitto». Quella della Russia era «una reazione attesa in base al principio della reciprocità, ma questo non vuol dire che i canali diplomatici si indeboliranno. La nostra ambasciata a Mosca resta operativa e sarà sempre più importante per lavorare per una de-escalation e per la pace», è il pensiero del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.